martedì 21 agosto 2007

Pessimismo e fastidio

Quando ero più piccola e immaginavo il mio futuro mi vedevo come una brillante donna in carriera, presa tra mille impegni, a lavorare per far riprendere il mercato della musica, portando l'Italia ad essere uno dei paesi più all'avanguardia dal punto di vista degli eventi musicali.
Non credo sarà cosi, non credo averrà tutto questo.
Sono molto triste e arrabbiata. Nonostante i buoni prorpositi so quello che sto facendo, so che sto lavorando male, so che sto facendo un lavoro che non mi piace, che stare 8 ore al giorno davanti ad un computer a inserire i contenuti per un sito, o a preparare newsletter, o a mandare mail (perchè questo vuol dire occuparsi della comunicazione) mi fa schifo... più schifo che fare la cameriera e sicuramente più schifo che stare in mezzo a gruppi musicali, o comunque fare produzione.
Mi fa schifo non essere stata in grado in più di due mesi di ritagliarmi uno spazio mio in quell'ufficio, mi fa schifo che tra tre mesi mi manderanno a casa, mi farebbe ancora più schifo se mi tenessero per mancanza di alternative... alternative, vorrei avere alternative, ma non so dove andare a parare, non so davvero se aspettare. Per come sono fatta io non c'è niente che mi fa soffrire di più del fatto che non sento in nessun modo la responsabilità nel fare una cosa.
Rimpiango la Germania, rimpiango quel tipo di lavoro, credo di non essere tagliata per quello che sto facendo, in quell'ufficio sono anonima, e l'anonimato è avvero una cosa triste.

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