martedì 30 ottobre 2007

Delirio

Week end lavorativo, inizio settimana catastrofico. Dossier da consegnare su un evento che ancora non c'è... quelle scene che si è in 5 a fare una cosa e che l'ultimo foglio utile esce dalla stampante nel secondo in cui il direttore sta per uscire e andare all'appuntamento.... delirium.... in tutto ciò credevo che oggi ci avrebbero messo internet invece nmanco per il cazzo.
La tensione tra l'altro mi sta portando ad una mega intolleranza verso tutti (questo per avvalorare la mia vecchia tesi che quando si è colleghi, il mimare di essere un gruppo di amici è FALSITA'!!!!).
La mia collega mamma roma si è incazzata perchè una cosa e per vendicarsi non dice più le cose a me ma all'altra ragazza. La first lady ha dei modi di fare irritanti e il direttore non ha nemmeno detto grazie dopo averci distrutto.
Ma a parte questo... VA TUTTO BENE!

giovedì 25 ottobre 2007

Il mio ufficio...

Ho fatto un percorso abbastanza normale, sono laureata pentita in scienze della comunicazione, ho frequentato un master (il costo del master è semplicemente il costo dei contatti che ti permette di avere dopo, e un pò di preparazione specialistica).
Sono invece felice del posto in cui lavoro, credo di dover considerarmi seriamente fortunata.
Sicuramente sono una lavoratrice precaria, lo sarò credo per altri lunghi anni, ma credo sia uno dei pochi posti dove avevo un contratto da stagista per 6 mesi, senza rimborso spese, e, loro, visto il carico di lavoro e di responsabilità che mi sono ritrovata addosso, hanno deciso iniziare a pagarmi comunque. Questo, in un paese come il nostro, è già cosa veramente apprezzabile. Lavoro nell'organizzazioen di eventi culturali all'interno di un'azienda speciale del Comune di Roma. I soldi che girano non sono tanti, il lavoro, invece, è infinito, non ha orari nè festività nè malattie.

La mia fortuna comunque non si riferiva alla parte economica, quanto alla formazione.
Lavoro in un'azienda dove l'età media è 29 anni. Giovani che però fanno cose di alto livello, non li nomino perchè preferisco, ma diciamo che non proiettiamo i film di Pasolini la domenica pomeriggio, insomma non siamo un gruppo di nicchia/fricchettoni, nè tantomeno organizziamo il tour di Anna Tatangelo e Gigi D'alessio.

Ricerca, qualità, innovazione, investimento sui giovani e sulle nuove modalità di comunicazione. Rispetto dell'ambiente (usiamo solo carta riciclata, buttata nei contenuitori per rifiuti differenziati, a turno, tocca anche al direttore), niente lavoro a nero, viene fatto il contratto anche al ragazzo che fa volantinaggio per un solo pomeriggio, attenzione allo spreco, si pagano le tasse, la Siae, non abbiamo un impiegato che si occupa di come fottere il budget, che tra l'altro la maggior parte delle volte proviene da enti pubblici.

Si sfida il pubblico italiano medio, si sfidano quelli che credono di essere creativi e invece sono ancora più arretrati dei "NON" creativi. Si cercano nuovi linguaggi, nuovi modi di fare arte, modalità vicine a quello che è il mondo adesso o che vorremmo fosse, si cerca di concretizzare i lunghi dibattiti di molti. Insomma, mentre gli altri parlano, noi facciamo.
A me viene dato spazio, ho 22 anni poca esperienza, ma molte cose da dire. Qui c'è qualcuno che le ascolta e gli da un valore.
Si sta bene, si parla, si discute insieme di ogni cosa. L'inserimento è stato molto difficile, lo ammetto, ma c'è molta gente a cui la fase di inserimento dura molto più tempo. Mi sono sudata quello che ho ottenuto, ma la maggioranza sudano a vuoto.
Un pezzettino d'Italia che invece di dire che vuole cambiare il paese, lavora per farlo come può, dove può, e ci riesce anche con discreto successo, ovviamente in gran parte grazie a me;)

mercoledì 24 ottobre 2007

Crollo.

Ieri è venuto a trovarmi. Giacca nera, sguardo livido, bocca serrata... dolore.
Quello puro, intenso. Quello che ti paralizza, che sembra che stai per impazzire.
Da fuori sono perfetta, impeccabile, nulla traspare a occhi distratti. Equilibrio. Dentro il fuoco. Non è L. che se n'è andato, non è l'aver sbagliato, non è aver investito nel nulla, non è il vuoto che è rimasto dopo, nemmeno il fastidio quando lo sento solo per telefono, il fastidio che provo per quello che ci ho condiviso.
E' altro, molto altro. E' dentro. E' tutto.
E' venuto a trovarmi, dicevo, e non va più via.
Il lavoro non è più una toppa. Nemmeno l'odio per lui, che non provo più, ora lo provo solo per me stessa, vorrei cancellare tutto quello che ho vissuto.
Vorrei piangere, ma non ne sono più capace. Vorrei urlare, vorrei smettere di sentirmi cosi incapace, cosi ingombrante verso me stessa, cosi fragile, cosi stupida. Vorrei smettere di sentire me stessa per smettere di sentire addosso quella giacca nera con lo sguardo livido e la bocca serrara.
Sento nemici, l'autoesclusione.
Ora sento ogni parte del mio corpo.

lunedì 22 ottobre 2007

"Fai finta che è normale..."

C’era un tempo in cui mi piaceva soffrire. Potevo dedicarmi a quello con amore e dedizione. Ora è diverso, non ho tempo, la cosa che mi fa incazzare è che devo continuare a fare tutto, come se nulla fosse. Cazzo, ma io voglio urlare, voglio andare a sputare in faccia a L., voglio dire che da un mese a questa parte non capisco più che cazzo mi succede. L’altra cosa che mi fa incazzare è che non è che qualcuno si domanda se a me, magari, m’ha preso male tutto quello che è successo… la gente intorno a me prende litri di lexotan per un’unghia incarnita, ma io, che te lo dico a fare, sono forte… mi riprenderò sicuramente al volo dall’aver passato più di un anno dietro ad un ventottenne coglione e cacasotto.
A parte ciò, giusto per le piccole gioie della vita, ho ricevuto il mio primo stipendio di un lavoro vero (senza offesa per camerieri e gelatai), ho fatto uno shopping malato e psicotico, comprando tutto quello che mi piaceva, ne avevo bisogno assoluto, non potevo farne a meno.
Sento una rabbia entro che mi spaventa, non so se scoppierà o si prosciugherà da sola, odio le domande, odio le paure.
Sono sul mio letto, F. non c’è, è a Napoli. Quindi io mi godo sky come una larva umana: coperte, the caldo, telecomando per zapping sfrenato e pensieri profondi del tipo: “Devo assolutamente fare qualcosa di innovativo ai miei capelli”
Ahhhhhhhh!!!!!!!!!!!Dimenticavo la seriale ultrsfiga. Il mio fantastico direttore è stato colpito da un progetto realizzato ad U. anche da L. Dopo che per una settimana ho cercato di far cadere la cosa nel dimenticatoio, venerdi mi dice di informarmi e fare in modo di portare questa cosa a Roma.
Ovviamente Elide, in versione lavoratrice perfetta e impeccabile, non poteva dire al suo fantastico e superstimato direttore “Questo vuol dire che dovrò chiamare il maledetto vermiciattolo del mio ex ed avere a che fare con lui, che al solo pensiero di quel tono di voce insopportabile e continuamente infastidito non si sa bene da cosa mi viene l’ulcera…..” , ma ovviamente è solo quello che ho pensato dicendo, col più enorme dei miei sorrisi “Si, farò il possibile…”

venerdì 19 ottobre 2007

"And suddenly i become a part of your past"

Forse è venuto il momento di parlarne.
Di parlare dei respiri uniti, delle notti abbracciati in cui mi sembrava che più nulla importasse, e che niente di brutto sarebbe potuto accadere. Il senso del presente e del futuro, di cui ora non resta che umiliazione. Poter fare le cose sapendo che poi le avrei raccontate a lui, colui che timidamente era lì. Sapevo bene tutti i suoi limiti, ed era questa consapevolezza che mi faceva tremare di paura, sapevo che prima o poi sarebbe fuggito via, sapevo delle differenze che c’erano tra noi.
Mi sono illusa ancora una volta di aver vissuto l’amore, un amore vero. Credevo fosse amore quello che ti rende felice di fronte a una colazione la domenica, a mangiare insieme per terra (scomodissimi) sul mio tavolino ikea. A parlare, ore, del passato e del futuro, di quello che eravamo e ciò che insieme potevamo diventare.

E’ ora che io dica la rabbia che ho dentro. E’ ora che io dica che la mia rabbia non è verso lui, che è solo una persona che non è stata in grado di capire me, solo una persona vile che non ha il coraggio di rischiare, fermo sulle sue convinzioni, come si fa a fargliene una colpa, credo paghi già ogni giorno per questo.
La mia rabbia è verso di me, per essere caduta, e perché sto soffrendo in questo modo cosi strano, per aver dedicato a lui tanto tempo ed energie ed aver fallito clamorosamente, aver perso il tempo. Perché non è solo una storia finita, ma è una storia di cui non rimane nulla.
Paradossalmente nemmeno i ricordi.
Non ricordo più cosa provavo quando camminavo con lui per trastevere, quando andavamo a mangiare la piadina in quel posto sul pizzo della montagna, quando mi svegliavo la notte e mi riaddormentavo serena perché c’era lui accanto. So che c’è stato ma non mi ricordo né come né perché, non trovo il senso. E’ la prima volta che non resta nulla, che non lascio nulla ad una persona. Ed è questo il vero fallimento, oltre al fatto che anche lui non mi ha lasciato nulla, se non il rimorso per aver indirizzato la mia fiducia nella direzione sbagliata.

E diciamocela tutta, perchè poi io in fondo le palle sotto le ho, io sto male, e se lui non sta male per me, se sta con un’altra come sembra, io invece sto di merda. Sto di merda perché ho sbagliato, perché ho donato infinita energia a chi non è stato capace di capire. Perché si è chiusa una cosa che per me era importante e mi sono resa conto che lo era solo per me.

Certo tutto è meno terribile quando hai a fianco persone che ti scrivono cose del genere “Tu sei senza limiti, senza pregiudizio, un vulcano colorato di idee in eruzione e talvolta frane interiori che destabilizzano ma non abbattono, tu sei nell’isola complicata ma felice del profondo mare, quello che per navigare devi stare attento, ma che se lo navighi non vorresti più tornare sulla terra ferma, proprio perché statica. Il tuo abisso può sembrare nero (e a QUALCUNO lo è sembrato), ma se solo qualcuno ha il coraggio di sfidare quel nero prende coscienza dell’oltre
Grazie per quello che vedi in me, per avermi scritto queste parole, grazie infinite per avermi scelta, la lontananza non separa. Spero di essere davvero quello che vedi.

giovedì 18 ottobre 2007

Squallor

Quando il trash sembra sia stato raggiunto, quando sai che non per forza bisogna disdegnare la mediocrità, che in fondo è inutile arrabbiarsi e avere rancora verso una persona che comunque ti ha fatto vivere bei momenti, anche se poi erano un pò falsi, o magari non si saprà mai se lo erano... succede qualcosa.

Cioè riesci per un attimo a vedere da fuori Lui. Attraverso una foto che per sbaglio becco sul web. Lui, un uomo felicemente mediocre, comunque intelligente e preparato, anche se senza particolari pretese di contenuto, forse più di forma..... insomma lui... nella foto indossa dei jeans un pò consumati, una maglia sopra dell'iniziativa a cui stava partecipando stile un pò sul casual giovanilistico (anche se più vicino ai 30 che ai 20) e un particolare... il particolare.... l'occhio che si stringe su quel piccolo quadrato di foto.... IL CODINOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Insomma il mio ex, a cui tenevo e che consideravo comunque un pò sopra la media di scarsa intelligenza maschile che si aggira per il web e purtroppo anche per il mondo reale con un look da "vorrei-fare-il-figo-un-pò-giovanile-perchè-poi-in-fondo-ancora-non-ho-30-anni-e-sono-anche-tornato-single"

Dai ragazzi su, la ciliegina sulla torta in questa giornata in cui ci ho messo 2 ore e mezza ad arrivare a lavoro causa pioggia mixata a sciopero taxi, discussioni a lavoro e assenza del direttore...

Non vorrei fosse preso come attacco personale, gli voglio bene, per carità, ma è stato davvero troppo divertente, non potevo non raccontarlo;)

martedì 16 ottobre 2007

From yesterday

Ho un pò più di tempo per scrivere, il mio direttore ha la febbre alta.
Ieri finalmente ci hanno messo su sky... grande svolta! Ora come due automi io e mia zia la sera ci apprestiamo a fare zapping sfrenato... con un gattuccio nero che miagola e vaga sul lettone!!
Sto lavorando tantissimo senza orari nè feste, stiamo sotto progetto! O meglio abbiamo un progetto ma dobbiamor realizzarlo, ancora peggio...

Come se fuori fossi piena e dentro vuota, e questo è strano, molto strano.
Fine. Così, nel silenzio. Molto low profile come direbbero qui da me. Comunque quando si lavora è tutto più semplice è bello.

L'altra sera mentre tornavo da casa di L. alla fermata dell'autobus c'era Paolini, quel minchia che va a rompere i coglioni durante i collegamenti dei tg. Fisicamente viscido e insulso si aggirava alla fermata con due cellulario e un palmare, rispondendo ad altissima voce a continue e molteplici telefonate (che probabilmente si faceva da solo) dicendo:"Fanciullo, io sono un personaggio pubblico, ricevo 250 mail al giorno e 300 telefonate, quindi non ho tempo da perdere, per me il tempo è denaro", stesse parole a tutti quelli che chiamavano. Ma l'apice è stato quando ha chiamato alla mamma per dirgli che era apparso sul tg5 delle 20, e aveva discusso con il direttore, e concludere dicendo "Comunque mamma sto tornando quindi metti su l'acqua per la pasta". Nonostante i suoi credo 40anni e il fatto di essere un personaggio pubblico spaccando i maroni ai giornalisti di Emilio Fede, e alle mille telefonate che riceve, è sempre un dolce bambinone:b

Eh ragazzi... questo è il fascino della capitale....

lunedì 15 ottobre 2007

Resoconto

Avrei voluto scrivere questo week end.
Avrei voluto fermare il mondo. Perchè quando si è delusi e arrabbiati non si capisce per quale motivo il mondo deve continuare a girare fottendosene che tu non riesci a stargi dietro.
Purtroppo questo week end ho ricoradto tutto.
Devo dire con amarezza che è la prima volta in vita mia in cui non sono felice comunque di ciò che ho vissuto. Non che io non abbia mai avuto a che fare con gente stronza, soprattutto la mia vita sentimentale è stata contornata da stronzi assolutamente inabili alle emozioni, ma non ho mai visto un deserto emotivo ed emozionale di tale portata.
La probabilità che io sia stata mollata per un'altra è abbastanza alta, e questo dimostrerebbe che anche il più nobile degli animi e delle menti cede, al richiamo del suo pisellino.
In caso contrario, invece è una storia che si è chiusa cosi, da una domenica ad un venerdi. Paura, mancanza d'amore. La conclusione finale e definitiva è avvenuta via sms, perchè il giovane in questione non risponde al telefono, è 'stanco di spiegare'... STANCO DI SPIEGARE, COLUI CHE FINO A DUE GIORNI PRIMA MI HA DETTO CHE MI AMAVA, CHE IO HO ASPETTATO PER MESI, CON CUI AVEVAMO FATTO PROGETTI, CHE IO AVEVO FATTO ENTRARE NELLA MIA VITA, NEL MIO LAVORO, NELLA MIA FAMIGLIA.
Un ragazzino, vigliacco, che è cosi stanco di spiegare da non aver spiegato, anche se forse, poverino, lui non sa che dopo i 16 anni dire "Non ci credevo più" non è una spiegazione ma una cazzata.
Queste persone, incapaci di gestire non solo le propie emozioni ma anche i sentimenti, in realtà non sanno gestire la propria vita, perchè sopravvivono senza mettersi mai in gioco al 100%, quindi senza soffrire mai fino in fondo, ma senza nemmeno mai gioire, e di questo ne sono non certa, di più. Perchè quando il giovane mediocre mi portava a vedere le mucche, ero io che riuscivo a vedere la bellezza delle mucche che muovono le orecchie per scacciare le mosche, lui, poverino, le vedeva solo attraverso di me.
Può sembrare che le mie parole esprimano rabbia, invece ho solo un pò di nausea. Non posso essere arrabbiata con una persona così. Mi infastidisce solo, per la prima volta nella mia vita, voler cancellare una cosa e non conservarla tra i miei ricordi. Perchè un presente così disintegra il passato.

Chi non ha rispetto dopo, vuol dire che non lo aveva nemmeno prima. Mi dispiace solo di aver pianto l'ultima sera che ho dormito con lui, perchè era l'ultima e io l'ho sentito (l'ho capito solo dopo all'inizio cerdevo fosse l'ultima puntata di Grey's Anathomy).

C'è un pò di tristezza, perchè non mi cucinerò mai più il pollo con sughetto e basilico, non mangerò mai più la grattachecca all'amarena col pezzetto di cocco a trastevere, perchè voglio dimenticare. Solo dimenticare.

giovedì 11 ottobre 2007

Those are the days of my life

12 ore al giorno lavoro.

4 ore di spostamenti tra andata e ritorno.

1 ora tra cibo, doccia, trucco.

7 ore dormire.

THOSE ARE THE DAYS OF MY LIFE....

martedì 9 ottobre 2007

L'iceberg (o il freddolone come si preferisce....)

Non provo sentrimenti... io che mi dispero per una puntata di grey's anathomy, che sono felice perchè qualcuno mi dice "brava, hai fatto bene!", proprio io non provo più sentimenti!
Sono divenatata un enorme freddolone (preferibilmente all'amarena) con tanto di piercing.
Non provo nè rabbia, nè tristezza, nè gioia nè delusione... il vuoto.
Lavoro, tanto, troppo. Grande errore puntare tutto sul lavoro, che oggi c'è e da soddisfazioni e domani no. Non che per le altre cose funzioni diversamente, anche questo è vero;).
Ritorno nel congelatore...

lunedì 8 ottobre 2007

Have a good week end!

Venerdi: Finisco di lavorare, torno a casa, mi cambio e vado all'inaugurazioen del Palazzo delle Esposizioni, con invito, pieno di signore e signori della roma bene, con annessi vips di vario genere e tipo.
Sabato mattina: Da ikea.... missione libreria bassa! Tenda per la doccia (che ogni doccia si faceva il lago di como) e altro.
Sabato pomeriggio: montaggi vari, con diverse persone che hanno dato il loro supporto fisico ed emotivo.
Domenica: Ancora pulizie, perchè in quella casa, quando meno te lo aspetti escono zone di sporcizia, monnezza, puzza. E' guerra!
Domenica sera: CENA AZIENDALE: quindi non solo il mio ufficio, ma tutta l'azienda per cui lavoro. Ristorante superchic, elide per l'occasione si vera fatta regalare una fantastica camicetta nera che sembrava quasi una giovane donna in carriera. Incredibile! Camerieri ovunque che ti versavano acqua e vino, ma il cibo faceva cagare, peggio della mensa tedesca , glutammato a gogo, schifo assurdo che manco ad impegnarsi poteva fare cosi schifo.

E tu oggi mi vuoi dire che inizia una nuova settimana!!!!!!!!????Nooooo!!!!!!!
Non è possibile stare cosi. Mi sono persa un fidanzato in maniera del tutto low profile senza manco capire bene come (questo week end avevamo prenotato un volo low cost per dublino, romantico vero? Insieme al week end ho perso pure 70 euri!), insomma RESISTERE RESISTERE RESISTERE!
Settimana di lavoro: codice rosso!

mercoledì 3 ottobre 2007

Mah...

Stamattina ero in autobus. Da quando ho cambiato casa passo tantissimo tempo in autobus, ci metto due ore ad andare a lavoro, nonostante sia nella stessa città.
Quindi, dicevo, in autobus mi è venuto da pensare come da un giorno all'altro cambia tutto.
Ho cambiato casa, ho cambiato vita... cambiano i tempi, le abitudini. Mi sveglio e la prima cosa che vede è un gatto nero che mi miagola in faccia perchè vuole bere dal bidet, mi sveglio un'ora prima, che ancora non c'è completamente il sole. I rumori sono diversi, la stanza è diversa, le mie prospettive di vita, ora come ora , sono ferme.
Fino a una settimana fa pensavo e progettavo in due, ora sono di nuovo io, sola e delusa, ma forte e motivata. Tanto lavoro, tanta voglia di essere felice. Un bisogno vitale di sistemare la mia stanza anche se non ho tempo per far nulla. Mangio meno ma fumo tanto. Mi sento abbastanza un cesso. Sono molto stanca, ma ho proprio sonno. Non ho più tanto tempo per me, eppure dovrei averne di più ora che sono sola soletta.
Sorrido, comunque, perchè capita di fare investimenti sbagliati. Capita di avere fiducia per qualcuno o qualcosa che non lo merita. Ma il mondo si divide, alla fine, in quelli che vogliono vivere e quelli che fuggono, con tutte le sfumature del caso ma.... inutile che vi dica qual è la mia.
Si va avanti, e anche questa diventerà la mia nuova quotidianità, e quando lo diventerà, probabilmente, cambierò... non per fuga ma per vita!

martedì 2 ottobre 2007

Trasloco

Scrivo dall'ufficio.
Domenica ho fatto il trasloco.... avevamo chiamato un tizio per farci aiutare, arriva ed era un settantenne ciociaro che stava totalmente fuori... mi sono fatta un gran giro sul suo furgone, di quelli proprio da camionista, sporchi, con l'immaginetta della Madonna e Padre Pio... uno sballo assoluto.
La situazione nella casa nuova era da suicidio. Il propietario coglione aveva ripitatto le pareti di sua mano, uan merda!!! Un bambino di 6 anni con disturbi psichici avrebbe fatto meglio. C'era pittura dappertutto, dei pezzi non li aveva fatti, aveva pittato anche sugli interruttori della luce che quindi non si riusciva più ad accendere...
Il livello di sporcizia era ai limiti massimi, quelle 2 merde che abitavano prima li erano degli zozzoni schifosi, incrostazioni, peli di cane, polvere, sporco. Dodici ore di pulizie senza riuscire a finire. Ancora c'è un senso di sposco diffuso. Dico solo che domenica sera all'una di notte ero sulla scala a pulire i vetri della finestra della mia stanza. E non mi chiedete se la casa è carina, non ho più la lucidità mentale per sapere quali sono i miei gusti, mi fa male ogni muscolo, ho sonno. Ieri poi in ufficio giornata delirante, e stamattina sveglia alle 6 e 30 perchè alle 7 e 15 arrivavano a portar via un'armadio da nonna morta che c'era nella mia stanza che non lo voglio mai più vedere manco in fotografia.

Resistere, resistere, resistere!