giovedì 28 giugno 2007

Che pesantezza...

Quando passano meno di 7 ore da un turno di lavoro all'altro e non si prende nemmeno uno stipendio a fine mese, bensì un rimborso spese che a stento rimborsa l'abbonamento mensile dell'autobus, vuol dire che c'è qulcosa che non va.

Ieri primo evento da qui. Ho scaricato circa 50 scatole di dvd, messo materiale all'interno di 500 asportine di quelle cazzo di Seat/Pagine bianche che erano sponsor del convegno, ho dovuta avere a che fare con uno degli essere più stupidi della terra detta anche "figa moscia" dalla fantastica segretaria con cui vado molto d'accordo, dato l'elevato numero di parolacce che escono dalla sua bocca, che raggiunge quasi il mio.

Per il resto sono qui a mandare 150 milioni di mail.

Mi credete che non ce la faccio più!!!!!!!!!!!!!!!

Ah dimenticavo, domani parto, vado da L., chissà come andrà pure sta cosa sono talmente esausta e frustrata che non ce la posso fare!

domenica 24 giugno 2007

E' tutto troppo...

Per qusi un anno ho lottato con le unghie e con i denti, aiutata da chi mi parla fuori, dentro, attraverso... contro occhi cattivi, umiliazioni, la verità tangibile che non riuscivo a tirar fuori, che vedevo solo io, ma che sapevo essere lì.

Ho lottato contro me stessa, contro il dolore di un lungo inverno nebbioso, con mancanze e parole non dette, le parole dette erano orrende.

Potevo mollare, ricominciare... ma quell'odore e quegli ochhi erano la mia strada, e io seguo la mia strada anche quando sembra del tutto assurda e irrazionale, anzi di solito lo è sempre.

E ora è qui, di fianco a me, come per mesi ho voluto, mi guarda, mi parla, come immaginavo non avrebbe mai fatto. E forse le cose hanno più senso ora. Forse ha un senso guardare roma, scoprire cosa nasconde, forse ha un senso pensare di smettere di fare cose che mi fanno male, perchè non ho nulla per cui ferirmi.

Ma perchè mi sembra tutto così grande? Perchè ho cosi paura? Perchè mi sembra cosi impossibile che possa accadere a me? Perchè ho ancora qualcosa dentro che teme? Perchè da quando sono qui a Roma si è rotto qualcosa che non riesco più a rimontare e che è in un angolo del mio stomaco pronto ad uscir fuori? Perchè i sogni avverati fanno tremare? Perchè da quando sono qui ho paura di chiedere aiuto?

La felicità mi paralizza.

Camminare sul lungotevere con l. che osserva ogni cosa, sapere che è li per me, vicino a me mi rende cosi contenta che è come se non reggessi psicologicamente la gioia. Non ero così, cosa mi è successo?

sono stata bene, sono felice, ho visto dei posti stupendi, ho visto 4 puntate di grey's anathomy con l., ho mangiato l'insalata di riso su una terrazza da dove si vedeva mezza roma, la "grattachecca" all'amarena con anche un pezzo di cocco compreso. Ho visto il quadro "Lo Specchio" di Chagall che ha delle bellissime tonalità di viola, che fanno una pippa a come le avevo viste io sul libro.

Cosa ho dentro che si lamenta, cosa mi fa cosi paura?

mercoledì 20 giugno 2007

"E' un investimento per il futuro!"

Diciamo che la mia esperienza stage è abbastanza frustrante. Continuano a farmi fare cose che non so fare e non ho nessun interesse ad imparare (ad esempio curare la grafica di cose generali...). Insomma loro penseranno che gli è arrivata lì la stagista ritardata, mentre io mi convinco di essere ritardata. Poi esco di lì, con le palle che girano roteando a velocità supersonica e mia madre dispensa consigli sul fatto che dovrei dire, parlare, esprimere che non è che proprio mi stanno facendo fare quello che voglio. Ma non è da me.
Non sto nemmeno più uscendo la sera e vedendo gli amici, sono così demotivata e scoglionata quando finisco di lavorare. Quello che loro non capiscono è che il mio problema non è l'"abbassarmi a fare cose poco gratificanti", ma che magari altre cose le saprei fare meglio, anche se loro si sono convinti (ma credo che dopo oggi forse abbiano capito che le cose non stanno proprio così) che io sono l'informatica della situazione, ma sono cascati proprio male.
Oggi ho salvato sul file originale di una foto ad alta definizione di un importante fotografo il logo della Regione Lazio.... non vi sto a spiegare il come e il perchè, ma è proprio cosi.... ho dovuto chiamare una tizia, spiegarle la situazione e farmi rimandare la foto... ma preferirei rimuovere tutto ciò.

domenica 17 giugno 2007

Come faccio a spiegare?

Un anno fa...
A volte mi si chiede qual è il problema, e in realtà è difficile da spiegare.
E' una continua attesa, e questa è una cosa che non tollero molto.

Un anno fa...
precisamente un anno fa stavo preparando i miei ultimi due esami all'università. Mi sveglaivo alle 8, studiavo fino all'1, cazzeggiavo con C. e S. C'era L. ma io ero incerta su di lui, non sapevo, o forse sapevo e temevo, fingevo di non vedere, odiavo per non amare.
Sentivo gli odori, aprivo la finestra e guardavo il Palazzo, le campane suonavano ogni quarto d'ora scandendo le ore di studio, o quelle di cazzeggio...
Ridevo. Poi alle 6 andavo a lavorare. Lavoro di merda, ma mi divertivo, era come stare a casa, e comunque soddisfavo il mio sentirmi perfetta e impeccabile facendo la studentessa e servendo ai tavoli la sera, inoltre parlavo con tanta gente.

Oggi...
davanti ho molta strada da fare per ottenere qualche piccolo risultato, tra l'altro abbastanza incerto. Non cazeggio più con C. e S., non le sento neanche più. Non cazzeggio, lavoro in ogni momento, non servo più ai tavoli, ma il lavoro che faccio è quasi meno gratificante, perchè è solo l'inizio del percorso. L. c'è ancora, io ora non ho più incertezze, sono rimaste solo paure e difficoltà, anche con lui è solo l'inizio di un percorso di cui non sono per niente sicura di poter raggiungere l'arrivo.

Sento la solitudine, la sento molto, perchè in realtà creo il muro.

Sta andando meglio, questo è vero, mi sono rialzata da una pozza di merda (per usare un elegante linguaggio metaforico), ma è sempre molto dura, ogni giorno è dura, non c'è mai un gran respiro, ogni giorno mi devo tappare la bocca, sopportare un pò, e solo ora capisco che un anno fa non era così, era tutto di una semplicità che a guardarla ora mi sembra disarmante e incredibile.

E, a volte, sono un pò stanca, vorrei sfanculare tutto, questi cazzo di sogni, di obiettivi, di responsabilità che sento verso chi si fa il culo per me, e non pensare a niente... poi mi accorgo che non so non pensare a nulla.

...Piccola parentesi... Ieri stranamente sono stata a un matrimonio ed il prete ha cominciato (suppongo in occasione del "Gay Pride") un sermone veramente irrispettoso e scandaloso contro i gay. Io capisco che non c'è nulla di cui stupirsi, ma far sentire rifiutati gli omosessuali lì presenti (di cui uno era il testimone della sposa) e che erano lì con, invece, estremo rispetto del luogo che li stava ospitando, la trovo una cosa che va contro ogni principio di qualsiasi religione. La trovo una cosa schifosa! E ogni volta che entro in una chiesa (evento abbastanza raro) accade qualcosa del genere. Sono davvero stanca.

venerdì 15 giugno 2007

Tecnicamente mi pare si chiami... "Settimana di merda"

Eccoci al venerdi....

E una persona di solito al venerdi dice "Che bello è finita una merdosa settimana di lavoro". E fin qui lo dico anche io. Una merdosa settimana in cui mi fanno fare lavori pallosissimi (rimpiango il luogo comune delle fotocopie) che io ci metto mezz'ora a fare mentre loro di ore me ne danno 8...

Sarei disposta anche a fare lavori di schiavizzazione ma il nulla cosmico non ce la posso fare, poi è un circolo vizioso bastardo perchè loro non mi danno nulla da fare, ma non posso far vedere che non faccio nulla... una situazione grottesco-surreale.
Insomma sono un'anima in pena, con energia non utilizzata che si sta accumulando dentro di me, il che potrebbe portare ad un'esplosione atomica grave e devastante.
MA la cosa peggiore è che la settimana non è affatto finita, anzi il peggio deve ancora venire, il week end riserva sorprese inaspettate.

Domani infatti devo andare a un matrimonio. Non volendo considerare il fatto che i matrimoni mi mettono angoscia proprio intesi come sacramento in generale (sarà anche il fatto che io non troverò mai nessuno che mi sposerà), ma poi il fatto che in unico luogo siano riuniti parenti e amici (non miei gli amici, ovviamente) è a dir poco insostenibile. Inoltre è un matrimonio super fighetto, in un posto super fighetto e io, mia zia e mia madre sembreremo tre pezzenti, fuori luogo e anomale (forse lo siamo proprio). Insomma sarà a dir poco traumatico e palloso fino alla saturazione.

Ci vado per mia madre ovviamnete, perchè non si abbandona una madre in un momento cosi difficile:)

Tra l'altro ora ho pure un altro problema, cioè che ho talmente paura di una cosa bella che mi sta succedendo che ho più paura che gioia, si può essere cosi coglioni. Già le cose veramente belle sono poche e brevi, poi se uno ha paura allora che cazzo campa a fare?

mercoledì 13 giugno 2007

Forse tutto questo va a svalutare le mie potenzialità...

Eh no...

Il mio compito di oggi era preparare tutto il documento sul sito web della mostra terminata la settimana scorsa. In pratica decodificare tutta una serie di dati scritti in un bastardissimo inglese tecnico, per sapere quanti accessi ci sono state, la pagina di quale artista è stata la più visitata, quanti minuti in media un povero minchia si ferma sulla pagina, quanti si sono scaricati le foto sul desktop. Non capendo un cazzo di quei dati ho cominciato a calcolare io le medie con dei calcoli assurdi (si, ho fatto il liceo scientifico, ma non fa testo). Insomma più che cose vere e proprie sto imparando come si sopravvive senza fare eccessive figure di merda.

Credo tra l'altro che quello che ha deciso di "prendersi cura di me", da quando ha capito che non sono totalmente analfabeta ci ha preso gusto...

E mentre io facevo il lavoro che cercavo di spiegarvi, nonostante non l'abbia capito bene neppure io, gli altri facevano la selezioni per gli artisti da mandare alla "Biennale dei giovani ARtisti dell'Europa e del Mediterraneo" che si terrà a Novembre ad Alessandria d'Egitto... tutti lì a sentire musica, a guardare le opere, anche il maledetto saccente vicino di scrivania.

Io ero sempre stata un'anti femminista, pensavo che ormai, cazzo, la figa ha comunque il suo potere per chi lo vuole sfruttare e che a grandi linee ci fosse una sorta di parità, invece ho capito che la discriminazione sessuale si è fatta semplicemente più sottile e subdola, si nasconde infima dietro un'apparente integrazione, tanto più in un ambiente alternativo- di sinistra come quello in cui sto io...

E quindi io, donna non strafiga, ero lì a fare medie ponderate con la calcolatrice di quanti minchia al giorno erano stati in media a vedere quello stracazzo di sito in media per quanti secondi in media, di quale artista in media, dello sfondo del desktop in media....

Forse tutto questo va a svalutare le mie capacità...

lunedì 11 giugno 2007

"Chiuditi in cameretta e piangi un pò"

Ricominciata la settimana, ma che bello stare in un posto dove si impara solo guardando...

A volte vedo che le mie lotte potrebbero avere un riscontro, a volte ho paura che non sia così.

In fondo vorrei solo poter riuscire a diventare ciò che voglio, riuscire a vivere le mie giornate facendo quello che mi piace, sentire tutti i giorni l'adrenalina a mille perchè quello che faccio e che vivo mi emoziona. Ho una paura fottuta di perdermi delle emozioni.

Quello che faccio ora non è bellissimo in sè, è fantastico il fatto che mi guardo intorno quando sono in ufficio e ci sono dei tesori... da guardare, da imparare, toccare, ascoltare... tutte cose che non ho mai visto, nè immaginato.

Poi il mio capo è cazzuto, e ha una trentina d'anni, mi piacerebbe essere cosi a trent'anni... forse sono assetata di potere??? Mi piace comandare??
No, ma non è che sono assetata di potere è che io devo comandare, sono adatta, lo so fare, è nella mia indole... si si!

domenica 10 giugno 2007

Dimenticavo....

E' nato, dopo un lungo travaglio il mio myspace...
Qui!

Tatuaggio

Ieri pomeriggio, sfidando i blocchi a roma, le manifestazioni, Bush ecc. io e mamma ci siamo fatte il tatuaggio.

Un geco, lo stesso, io tra le scapole, lei laterale, sulla scapola. Molto carino, pensavo facesse più male. Mia madre non è di quelle che vuole fare la giovane a tutti i costi, ha semplicemente una parte che è rimasta fanciulla, per fortuna. Ci piaceva l'idea di farci un tatuaggio uguale che ci restasse per sempre.

L'ambientino lì era sociologicamente interessante. C'era una tipa con un tipo, tutti aggressivi, pieni di tatuaggi, che però erano lì per tatuarsi tre 7, visto che si sarebbero sposati il prossimo 7 luglio... vedi che l'apparenza inganna, erano, in fondo, due gran romanticoni. Poi c'era un bestione tutto tatuato, che era preoccupato perchè sua sorella, nello stesso studio, aveva prenotato un tatuaggio... "MA come" diceva "lei è piccola", allora mia madre, che intanto era diventata grande amica "MA perchè, quanti anni ha?", "21".... "Allora mica è tanto piccola"... poi, e questo lo dico io, uno cosi non si può molto permettere di dire cose del genere. " Ma tu che ti devi tatuare" chiese la ragazza al'energumeno "Una farfalla col corpo di clessidra con dentro invece che la polvere, il sangue"...
Cazzo, chissà come e quando se lo era pensato questo....

Comunque ora io e mamma abbiamo lo stesso tatuaggio... sono contenta.

Sono solo un pò triste oggi perchè sento un pò un vuoto... non posso spiegarlo ora.

E poi domani si torna a lavoro.

venerdì 8 giugno 2007

Combattere

Il mio stile di vita è quello di individuare un obiettivo... uno per settore di vita e sputare sangue e altre sostanze finchè non l'ho raggiunto.

Non mi è mai capitato di poter raggiungere una cosa con facilità, anche se comincio a pensare di essere io a rifiutare le cose semplici da ottenere.

Mi si chiede continuamente come e cosa io veda in alcune persone... ma non si può spiegare. Ci sono delle cose che sono speciali, e che danno più o meno un senso profondo, insomma compensano le altre cose un pò vuote del quotidiano, ed è proprio su quelle che punto.

Ci si può adagiare, forse si sta meglio...
Ma la mia spinta è più forte.

Poi c'è che Bush è a Roma, e sento volare elicotteri di continuo, c'ho messo più di un'ora per tornare a casa da lavoro, domani mezza Roma è inaccessibile. E mentre io mi perdo in pensieri assurdi il mondo gira a raffica, veloce...troppo...

Questa città ti fa perdere e riprendere l'essenza delle cose di continuo. E' nella folla anonima che si comprende il senso delle persone importanti e dei destini da far propri, ed è sempre tra la folla anonima che il senso di vuoto e solitudine attanaglia, facendomi sentire vulnerabile e debole... ma dura poco.
Poi ci sono i sogni, l'attesa di vedere una persona, la stanchezza, la sfida, la paura, l'incertezza, il dover accettare di far finta di essere quello che non si è aspettando il momento...

e il vicino di scrivania saccente....

mercoledì 6 giugno 2007

Da Termini autobus 714

La stagista si sveglia, dopo essere andata a dormire poche ore prima perchè non ha avuto tempo di far tutto, poi ha anche il corso accellerato d'inglese, sia mai che dovesse diventare un'importante manager all'estero...

Intanto esce, si avvia verso la stazione termini, compra la bottiglia d'acqua che la giornata è lunga e lei non beve l'acqua del rubinetto che favorisce la ritensione idrica e ci manca solo quello.

Sale sull'autobus... pieno, puzzolente... "chissà se ci sono altri stagisti?" pensa tra sè, con l'i-pod nelle orecchie che suona i Sonic Youth, "Forse quello con i capelli lunghi e la maglia del Che che non ha mai l'accendino... ha un'aria abbastanza sfigata da sembrare uno stagista".

La stagista è uno stile di vita che si impara giorno dopo giorno, ora dopo ora. Si è tutto fare e nullafacenti insieme, necessari e inutili, incudine e incudine.... il martello è lontano anni luce dalla stagista.

Quindi la stagista sta nell'autobus sudato... non ricorda la fermata dove deve scendere, prenota sempre quella prima e poi si nasconde facendo finta di niente quando se ne accorge...

La stagista arriva dieci minuti in anticipo... ma arriva in un bel posto... il suo ufficio sta in un posto immerso nel verde, ed a Roma è cosa rara. Allora prima di entrare respira quegli odori... tutto sembra un pò più semplice davanti a prati verdi e alberi.

La stagista deve essere pronta a cogliere l'attimo giusto per dimostrare che non è una mentecatta, che è un essere pensante, che magari è anche un pò preparata... e quindi sta lì, in attesa del momento...

lunedì 4 giugno 2007

Diario di una stagista

Primo giorno di stage...

Notte insonne.
Certo non sono così superficiale da pensare a cosa ci si mette il primo giorno di stage... è stato solo il pensiero ricorrente degli ultimi due giorni... chi mi conosce sa che ho utilizzato i miei sobri vestiti viola per l'occasione...

Arrivo con netto anticipo... fumo quelle 5 sigarette contemporaneamente ed entro.

La prima frase che mi viene detta è "Certo questo non è il giorno più adatto per iniziare lo stage, oggi chiudiamo F.(una mostra), e c'è un meeting con tutti quelli delle capitali europee dove si fa la mostra.". "Ok" penso io "teniamo la situazione emotiva sotto controllo". Faccio amicizia con una stagista che è li, lei si occupa dell'ufficio stampa, sta sfornando la rassegna stampa della mostra appena terminata, uno dei lavori più noiosi che abbia mai visto dopo vendere esche per la pesca. Arriva quello che dovrebbe essere il mio tutor, un ragazzo sulla trentina, bruttino, vestito da alternativo di sinistra con piercing di dovere e mi dice di studiarmi tutto il materiale sulla notte bianca che è sul computer, poi mi dice che io affiancherò l'addetto alla comunicazione per il web. Ma CAZZO, io non so fare nulla sul web, io voglio lavorare nella produzione di eventi, ieri sera ho fatto un corso super veloce di myspace giusto per non arrivare impreparata. Ma continuo a mantenere il mio controllo emotivo, finchè non arriva il direttore e mi fa: "Hai il motorino?" io gli faccio "NO!", diglielo che io non so neppure andare in bicicletta... e lui "Mi serve un cavo che è attaccato alla mia televisione per fare una presentazione agli invitati, tieni le chiavi di casa mia". Mi spiega dove abita, io fingo di capire anche se a Roma mi muovo solo dopo che il sito internet di riferimento mi dice quanti passi devo fare. MA vado, sono una stagista coraggiosa io....

Arrivo al portone del direttore... mi guardo intorno e penso "Non mi ha detto a che minchia di piano sta", allora comincio a infilare la chiave in tutte le porte che abbiano una serratura lontanamente simile alla forma della chiave. Arrivo al quarto piano rischiando la denuncia e la porta si apre...

Entro chiedendomi cosa ho fatto di male nella mia vita per trovarmi in quella situazione e i televisori sono 2. Per uno strano ragionamento penso che deve essere quello del salone, perchè in camera da letto che cazzo metti a fare dei cavi, e poi prego, rinnegando il mio ateismo convinto e mobilitando anche Allah ed altri. Prendo il cavo e sconsolata torno, lui lo prende e se ne va.... Nemmeno un "grazie, hai rischiato la vita per me, hai scassinato le serrature dei miei vicini solo per me" niente!!!

Mi rimetto accanto al mio computer fino ad una certa in cui mi rompo il cazzo vado dalla segretaria e le chiedo se posso darle una mano a portare su il catering per l'aperitivo per la fine della rassegna che ci sarebbe stato alle 7 e mezza. Perchè non saprò organizzare eventi ma nel campo della ristorazione, come tutti ben sapete, ho una certa esperienza.

Mi chiedono di restare, come se a qualcuno interessasse la mia presenza dopo non avermi nemmeno rivolto la parola per tutto il giorno, io resto, arriva un miliardo di gente, io sto in diparte, non mangio nemmeno perchè la calca di invitati affamati si avventa ai tavoli del buffet senza ritegno alcuno creando una barriera invalicabile.

Dopo un'ora, esausta e distrutta, dopo 10 ore che stavo lì senza sapere perchè, vado dalla segretaria e le dico."Vorrei andar via, che faccio?" e lei:" Vai, vai, ti copro io...". E me ne torno, sconsolata, stagista sfigata, come nei migliori luoghi comuni....

In tutto ciò la mia unica speranza era lo stagista uomo, insomma l'uomo magari mi prendeva in simpatia, in più era anche bruttino, quindi sarebbe dovuto essere più alla mano. Ma figurati, è uno di quelli "Faccio tutto io perchè io ormai sto già da tempo e so come funziona, mica come te che sei appena arrivata e non ti ricordi neanche come ti chiami, perchè io ne capisco di computer, mica come te che presa dal panico non riesci nemmeno a fare copia-incolla". Fanculo stronzetto, ti metti contro di me quando hai il coltell dalla parte del manico, che poi se ti distrai io il coltello me lo rubo e sono cazzi tuoi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

MA perchè nella mia cazzo di vita non mi sono accontentata di fare la commessa da "Intimissimi", mi vendevo le mie belle mutande e sti cazzi.

Se penso che davanti a me ho sei mesi mi viene una gastrite ulcerosa fulminante.

Domani è un altro giorno.

A parte gli scherzi sono un pò triste perchè non è una bella situazione... madonna...

Grazie L. perchè ci sei, e non è cosa da poco.