domenica 18 novembre 2007

Fine

Primo post.
Un'inizio che porta dietro di sè una fine.
Comincio stasera perchè ho deciso di lasciarmi alle spalle i mille brillanti frammenti di cristallo che mi hanno circondato in questo ultimo periodo.
Ora sono taglienti.
Ora la mia vita è cambiata, e tutto ciò che era troppo fragile per resistere va guardato mentre sfuma via.
Oggi, primo post, non voglio più soffrire, voglio tornare a sorridere.
E allora spero che scrivere mi aiuti a scegliere e a percorrere con coraggio una delle mille strade che ho davanti.
Le mani, la bocca, i colori, sono un ricordo vivo.
Ma ora sono io, io che scelgo di andare avanti e guardare con un sorriso chi resta impigliato in una realtà che a me sta stretta.
Domani, questa volta davvero.
Domani non sarò più stanca.
Domani torno ad essere io.

Queto è il mio primo post. 6 dicembre 2006, quasi un anno fa.

Devo chiudere questo blog. Non so quanto siano i miei lettori (spero più dei commenti).
Devo chiuderlo perchè sono cambiate troppe poche cose.
Perchè la sofferenza è ancora tanta.
Perchè l'equilibrio è ancora troppo lontano.
E allora devo continuare la mia ricerca e, per continuarla, devo distaccarmi da chi legge le mie emozioni. Quelli che mi hanno seguito finora e voglio continuino a leggermi avranno il mio nuovo indirizzo via mail.
Sono stanca di essere come sono, di sentirmi cosi fragile, inabile, inadatta, ingombrante, brutta, mai abbastanza. Ad avere questa continua paura. A permettere agli altri di farmi del male. A sentire questo dolore lacerante.
E allora basta tenere strette cose e persone che non vogliono starmi accanto, smettero di tenerli per mano senza lasciarli scappare.
Andate via, siete liberi.
Elide va via dagli angoli dove potete trovarla.
Per vederla di nuovo, questa elide, dovrete ceracre per mari e per monti.
Forse nemmeno la troverete.
Forse sarà tropo tardi e questa elide non ci sarà già più.
Per troppo tempo ho tenuto stretto il passato.
Per troppo tempo ho evitato di capire.
Forse ha ragione chi dice che sono troppo, che è difficile starmi accanto, forse ho ragione io che penso di essere una mezza nullità.
Forse so quello che sto facendo e perchè, anche se non lo vedo.
Cerco la consapevolezza.
Cerco la pienezza.
Chi non l'ha capito è già andato via. Senza nemmeno soffrire troppo. Perchè forse è vero che è meglio perdermi che trovarmi. E' tutto più semplice quando non è visto attraverso i miei occhi.
Ma i miei occhi vedono, e se non vedessero quello che vedono sarei morta, o almeno non sarei io.

Per questo non posso far altro che andar via, da questo angolo del web, che rispecchia tanti altri posti, per cominciare un nuovo cammino.
Questa volta davvero, le forze dovrò trovarle. la forza di prendere delle scelte, o, comunque di continuare a cercare. Di rimettermi in sesto.
Non mi resta che dare un bacio immenso e profondo a chi mi ha letta conoscendomi, a chi lo ha fatto senza avermi mai vista, e a chi mi ha accompagnata per un pezzo di vita. Ovviamente sono tutti dentro di me, e ci resteranno.
Grazie.

venerdì 16 novembre 2007

Concerto Moltheni

Ieri sera al circolo degli Artisti a Roma concerto di Moltheni. Fantastico, emozionante e di qualità, ancora migliore del precedente (a giugno scorso). L'acustica del locale faceva cagare, ma questo lo dico sempre e sono anche un pò pallosa. Si è concentrato soprattutto sui pezzi del nuovo EP Io non sono come te. I suoi musicisti sono fantastici e lui era anche di ottimo umore. Melodie perfette, mi sono commossa... alla fine ha cantato 'Suprema', la prima parte solo chiatarra e voce, e poi esplosione di suoni in un'apertura finale, se ci penso ho anocra i brividi.
Nel momento in cui sei ad un bel concerto (parlo di artisti veri come Moltheni, che sono molto meno di quelli che mi piacciono), il resto perde di importanza, la bellezza e l'emozione di poter fruire di quei suoni è una fortuna immensa, è vita. Non è per esagerare, credo sia vero.
L'altra sera invece sono andata a mangaiare con G., D. e il direttore (visto che eravamo usciti ad un orario imporbabile dall'ufficio) in una trattoria ultracasereccia qui a Roma (tipo ricavata da un'abitazione) e ho mangiato una cosa spaziale CARBONARA CON I FIORI DI ZUCCA....Imperdibile, ancor di più dopo 15 ore di lavoro, forse forse meglio di Moltheni:D
Ah dimenticavoc che sono di una tristezza inquietante.

mercoledì 14 novembre 2007

Piccolo sfogo

Ragazzi non cve la posso fare. In ufficio con una che ponme problemi invece di risolverli, si emtte là e fa:"Ma il programma?""Ma il programma?""Ma il programma?", invece di chiedere il programma defionitivo cerca di collaborare affinchè lo diventi, cazzo!
Quella che dovrebbe fare la comunicazione con me aspetta solo l'occasione per mettermelo in culo. Ha un odio nei miei confronti veramente immotivato, cioè mi vuole proprio fottere, non è solo che mi ha sulle palle.
Il resto è delirio, stress, intolleranza mia.... voglio andare a casa!!!!!!!!!!!11

domenica 11 novembre 2007

Abbi cura di te

Dopo il post triste di ieri vi segnalo questo da approfondire soprattutto con questo video .

Intanto io.... avrò cura di me;)

sabato 10 novembre 2007

Riflessioni autocommiseranti

Continuano ad appoggiarsi a me, tutti, senza chiedersi dove è finito il mio sorriso. Senza chiedersi cosa sono io quando finisco di lavorare, quando stacco e abbandono il mio ruolo di passione e perfezione, quel ruolo che cerca di colmare tutto il vuoto che c'è.
Voglio uscirne, voglio ritrovare la mia vita, voglio sapere perchè l'unica persona a cui mi ero appoggiata io è andata via senza salutare.
Voglio svegliarmi senza questo peso che mi spacca. Voglio solo sentirmi sorridere, guardarmi sorridere, voglio smettere di sentirmi cosi ingombrante. Vorrei appoggiarmi perchè mi sento stanca, ho paura perchè le gambe non mi reggono più. Vorrei ritrovare un senso per quello che sono, non per quello che faccio o produco, vorrei smettere di guardarmi allo specchio e odiare quello che vedo, odiarlo cosi tanto da sentirmi tutto il giorno cosi ridicola da pensarci spesso.
Vorrei poter senire una canzone triste senza star male da morire.
Vorrei di nuovo avere la forza di vedere bei paesaggi e fiori colorati, senza nascondermi dietro un computer per fare qualcosa che sono sicura di far bene.
Vorrei ritrovare il senso di tutto questo, vorrei di nuovo sentirmi felice, sapere perchè non lo merito più, e smettere si sentirmi cosi sbagliata.
Ho paura.

venerdì 9 novembre 2007

Venerdi

Il venerdi è davvero dura, c'è tutta la stanchezza della settimana, in più oggi a Roma piove e c'è sciopero dei mezzi quindi sono uscita alle 7 e 20 per essere a lavoro alle 9 e 30... vabbè...

Stamattina ho messo il cerchietto anni'60, un pò per far sembrare i capelli più lunghi (con l'effetto umidità i capelli cosi corti sono scandalosi..), un pò per superare un pò la tristezza e la stanchezza di notti tra l'insonnia e l'agitazione, anche un pò senza tregua...

Ieri mattina mentre ero sull'autobus come al solito leggevo il giornale del mio vicino, ma malauguratamente mi è capitato una signora che stava leggendo libero. Il titolo era una cosa tipo Prodi paga i romeni. Poi un altro articolo sui come fosse scandaloso che Vladimir Luxuria si lamentasse che non gli permettono di fare da testimone di nozze (che poi non mi toccate la mitica Vladimir che secondo me è troppo una grande).
Poi mi giro e c'è un manofesto di Forza Nuova con l'immagine di una ragazza che urla e sotto "Se fosse tua mamma, tua moglie o tua figlia? Fuori i romeni dall'Italia!"
A parte la gravità di quello che è successo qualche giorno fa e i problemi di Roma che, vivendo qui da un anno, conosco abbastanza bene, devo dire con grande tristezza che siamo in un paese razzista, in maniera profonda e radicata, razzista in molte, troppe forme.

Mamma mia... sembra proprio il post Elide per il sociale

giovedì 8 novembre 2007

Ancora in Ufficio

Scrivo da qui, da quella che ormai è la mia casa, mentre aspetto che il mio direttore finisca la sua riunione per approvarmi delle foto.

Settimana movimentata, come al solito, semopre di più. Messaggi, rivelazioni e tanta tristezza. Domani concerto dei camera237 a Roma, cosa molto bella!!!
Avevo voglia di scrivere, poi quando mi trovo davanti allo schermo non so mai cosa dire.
Procedo, senza infam,ia e senza lode, brutta condizione per me. Mi arrivano messaggi... "quei" messaggi... la cosa un pò mi spaventa, un pò la sento lontana, in questo momento cosi vaneggiante.

A volte ho paura che passerà molto tempo prima che possa essere di nuovo felice davvero.

mercoledì 7 novembre 2007

Piccolo aggiornamento

Stress e malessere ai massimi livelli storici.
Ieri mattina esco di casa, chiudo la porta e mentre aspetto l'ascensore apre la porta la zia del prioprietario di casa che abita malauguratamente di fianco e mi fa:" ho sentito un botto, eri tu che sbattevi la porta". Io ho sentito salire la rabbia per questa vecchia che finge di essere morente e poi ha un udito che manco la tigre della Malesia... nonj avevo sbattuto la porta, era lei che voleva farsi i cazzi nostri, e mentre pensavo tutto questo rispondo :" No, ho sparato a mia zia", lei mi guarda per circa un minuto fisso, con un aria interrogativa al massimo, poi mi fa "VA beh, buona giornata!". Spero che pensi che la suo fianco abiti una giovane post adolescente coi ciuffi viola, paazza e drogata, abbia paura e cominci a farsi una manica di cazzi suoi.
Per il resto tutto bene.

lunedì 5 novembre 2007

"Chi dice sempre quello che pensa non immagina che gli altri possano non fare lo stesso"

E’ li, è dentro di me, cresce non smette.
Non riesco ad eliminare ricordi e fastidio. Il fastidio che sento addosso a me, per essermi fatta toccare. Per aver condiviso letto, saliva e amore (il mio soltanto).
E’ morto un pezzo della mia vita. Voglio che muoia dai miei ricordi. Mi sento umiliata come mai mi è accaduto, umiliata per aver creduto ad una cosa che non esisteva, umiliata per non aver capito che nulla era come sembrava, per non aver ascoltato il mio istinto che mi spingeva lontano da quella freddezza e falsità, da una persona che diceva di amarmi mentre mi mentiva. Sono piena di odio, mi sono fatta ridurre cosi, in questo stato, e quindi la mia rabbia è solo verso me stessa. Perché devo stare cosi male per una storia cosi breve e di poca importanza, perché devo essere sempre e solo io a soffrire, perché permetto alle persone di entrare cosi tanto nella mia vita da riuscire a spezzarla?
Non riesco a non pensare ai giudizi, ai pareri sprezzanti, al fatto che mi sono mostrata a lui.
Sto male senza spinte, non desidero vederlo, nè tornare con lui, né che lui soffra, io non ce l’ho per nulla con lui, questo è l’assurdo.
Ce l’ho con me stessa, vorrei eliminare questa umiliazione, che mi sta rendendo troppo difficile affrontare le giornate.
Sono stata ad Urbino, a tagliare i capelli, stavolta davvero molto molto corti.
Questo week end sono stata ferita, con le parole e con lo sguardo, ferita dall’unica persona da cui ho sempre creduto di non dovermi difendere, la persona a cui ho sempre chiesto aiuto, ma che da qualche tempo non risponde. Chiedo aiuto, nell’unico modo in cui so farlo, e di fronte a me c’è chi finge di non vedere e non capire, e con una frase spezza il filo della cieca fiducia, a dimostrazione che non c’è fiducia assoluta, chiunque può ferirti.
Ha giocato, lei, con la mia umiliazione, quella che , come ho detto, mi sta consumando da dentro. Fa finta di non capire. Avrei solo bisogno di parlare con qualcuno, come una persona adulta, parlare e piangere. Solo qualcuno che mi abbracci forte, dicendomi che passa tutto, qualcuno che mi stringa forte finchè non passa il dolore, senza mentirmi.
Vorrei fermare i doveri incombenti, veloci, pressanti, che non riesco a reggere e a godere come dovrei.
Vorrei fermarmi.
Forse vorrei solo che L. mi guardasse in faccia dicendomi che non mi ha mai mentito. Forse vorrei svegliarmi e non ricordare quello che abbiamo vissuto. Vorrei che mia madre non avesse detto quello che ha detto l’altra sera. Vorrei che D. fosse qui. Vorrei non essere qui, ora. Vorrei… una carezza infinita.

martedì 30 ottobre 2007

Delirio

Week end lavorativo, inizio settimana catastrofico. Dossier da consegnare su un evento che ancora non c'è... quelle scene che si è in 5 a fare una cosa e che l'ultimo foglio utile esce dalla stampante nel secondo in cui il direttore sta per uscire e andare all'appuntamento.... delirium.... in tutto ciò credevo che oggi ci avrebbero messo internet invece nmanco per il cazzo.
La tensione tra l'altro mi sta portando ad una mega intolleranza verso tutti (questo per avvalorare la mia vecchia tesi che quando si è colleghi, il mimare di essere un gruppo di amici è FALSITA'!!!!).
La mia collega mamma roma si è incazzata perchè una cosa e per vendicarsi non dice più le cose a me ma all'altra ragazza. La first lady ha dei modi di fare irritanti e il direttore non ha nemmeno detto grazie dopo averci distrutto.
Ma a parte questo... VA TUTTO BENE!

giovedì 25 ottobre 2007

Il mio ufficio...

Ho fatto un percorso abbastanza normale, sono laureata pentita in scienze della comunicazione, ho frequentato un master (il costo del master è semplicemente il costo dei contatti che ti permette di avere dopo, e un pò di preparazione specialistica).
Sono invece felice del posto in cui lavoro, credo di dover considerarmi seriamente fortunata.
Sicuramente sono una lavoratrice precaria, lo sarò credo per altri lunghi anni, ma credo sia uno dei pochi posti dove avevo un contratto da stagista per 6 mesi, senza rimborso spese, e, loro, visto il carico di lavoro e di responsabilità che mi sono ritrovata addosso, hanno deciso iniziare a pagarmi comunque. Questo, in un paese come il nostro, è già cosa veramente apprezzabile. Lavoro nell'organizzazioen di eventi culturali all'interno di un'azienda speciale del Comune di Roma. I soldi che girano non sono tanti, il lavoro, invece, è infinito, non ha orari nè festività nè malattie.

La mia fortuna comunque non si riferiva alla parte economica, quanto alla formazione.
Lavoro in un'azienda dove l'età media è 29 anni. Giovani che però fanno cose di alto livello, non li nomino perchè preferisco, ma diciamo che non proiettiamo i film di Pasolini la domenica pomeriggio, insomma non siamo un gruppo di nicchia/fricchettoni, nè tantomeno organizziamo il tour di Anna Tatangelo e Gigi D'alessio.

Ricerca, qualità, innovazione, investimento sui giovani e sulle nuove modalità di comunicazione. Rispetto dell'ambiente (usiamo solo carta riciclata, buttata nei contenuitori per rifiuti differenziati, a turno, tocca anche al direttore), niente lavoro a nero, viene fatto il contratto anche al ragazzo che fa volantinaggio per un solo pomeriggio, attenzione allo spreco, si pagano le tasse, la Siae, non abbiamo un impiegato che si occupa di come fottere il budget, che tra l'altro la maggior parte delle volte proviene da enti pubblici.

Si sfida il pubblico italiano medio, si sfidano quelli che credono di essere creativi e invece sono ancora più arretrati dei "NON" creativi. Si cercano nuovi linguaggi, nuovi modi di fare arte, modalità vicine a quello che è il mondo adesso o che vorremmo fosse, si cerca di concretizzare i lunghi dibattiti di molti. Insomma, mentre gli altri parlano, noi facciamo.
A me viene dato spazio, ho 22 anni poca esperienza, ma molte cose da dire. Qui c'è qualcuno che le ascolta e gli da un valore.
Si sta bene, si parla, si discute insieme di ogni cosa. L'inserimento è stato molto difficile, lo ammetto, ma c'è molta gente a cui la fase di inserimento dura molto più tempo. Mi sono sudata quello che ho ottenuto, ma la maggioranza sudano a vuoto.
Un pezzettino d'Italia che invece di dire che vuole cambiare il paese, lavora per farlo come può, dove può, e ci riesce anche con discreto successo, ovviamente in gran parte grazie a me;)

mercoledì 24 ottobre 2007

Crollo.

Ieri è venuto a trovarmi. Giacca nera, sguardo livido, bocca serrata... dolore.
Quello puro, intenso. Quello che ti paralizza, che sembra che stai per impazzire.
Da fuori sono perfetta, impeccabile, nulla traspare a occhi distratti. Equilibrio. Dentro il fuoco. Non è L. che se n'è andato, non è l'aver sbagliato, non è aver investito nel nulla, non è il vuoto che è rimasto dopo, nemmeno il fastidio quando lo sento solo per telefono, il fastidio che provo per quello che ci ho condiviso.
E' altro, molto altro. E' dentro. E' tutto.
E' venuto a trovarmi, dicevo, e non va più via.
Il lavoro non è più una toppa. Nemmeno l'odio per lui, che non provo più, ora lo provo solo per me stessa, vorrei cancellare tutto quello che ho vissuto.
Vorrei piangere, ma non ne sono più capace. Vorrei urlare, vorrei smettere di sentirmi cosi incapace, cosi ingombrante verso me stessa, cosi fragile, cosi stupida. Vorrei smettere di sentire me stessa per smettere di sentire addosso quella giacca nera con lo sguardo livido e la bocca serrara.
Sento nemici, l'autoesclusione.
Ora sento ogni parte del mio corpo.

lunedì 22 ottobre 2007

"Fai finta che è normale..."

C’era un tempo in cui mi piaceva soffrire. Potevo dedicarmi a quello con amore e dedizione. Ora è diverso, non ho tempo, la cosa che mi fa incazzare è che devo continuare a fare tutto, come se nulla fosse. Cazzo, ma io voglio urlare, voglio andare a sputare in faccia a L., voglio dire che da un mese a questa parte non capisco più che cazzo mi succede. L’altra cosa che mi fa incazzare è che non è che qualcuno si domanda se a me, magari, m’ha preso male tutto quello che è successo… la gente intorno a me prende litri di lexotan per un’unghia incarnita, ma io, che te lo dico a fare, sono forte… mi riprenderò sicuramente al volo dall’aver passato più di un anno dietro ad un ventottenne coglione e cacasotto.
A parte ciò, giusto per le piccole gioie della vita, ho ricevuto il mio primo stipendio di un lavoro vero (senza offesa per camerieri e gelatai), ho fatto uno shopping malato e psicotico, comprando tutto quello che mi piaceva, ne avevo bisogno assoluto, non potevo farne a meno.
Sento una rabbia entro che mi spaventa, non so se scoppierà o si prosciugherà da sola, odio le domande, odio le paure.
Sono sul mio letto, F. non c’è, è a Napoli. Quindi io mi godo sky come una larva umana: coperte, the caldo, telecomando per zapping sfrenato e pensieri profondi del tipo: “Devo assolutamente fare qualcosa di innovativo ai miei capelli”
Ahhhhhhhh!!!!!!!!!!!Dimenticavo la seriale ultrsfiga. Il mio fantastico direttore è stato colpito da un progetto realizzato ad U. anche da L. Dopo che per una settimana ho cercato di far cadere la cosa nel dimenticatoio, venerdi mi dice di informarmi e fare in modo di portare questa cosa a Roma.
Ovviamente Elide, in versione lavoratrice perfetta e impeccabile, non poteva dire al suo fantastico e superstimato direttore “Questo vuol dire che dovrò chiamare il maledetto vermiciattolo del mio ex ed avere a che fare con lui, che al solo pensiero di quel tono di voce insopportabile e continuamente infastidito non si sa bene da cosa mi viene l’ulcera…..” , ma ovviamente è solo quello che ho pensato dicendo, col più enorme dei miei sorrisi “Si, farò il possibile…”

venerdì 19 ottobre 2007

"And suddenly i become a part of your past"

Forse è venuto il momento di parlarne.
Di parlare dei respiri uniti, delle notti abbracciati in cui mi sembrava che più nulla importasse, e che niente di brutto sarebbe potuto accadere. Il senso del presente e del futuro, di cui ora non resta che umiliazione. Poter fare le cose sapendo che poi le avrei raccontate a lui, colui che timidamente era lì. Sapevo bene tutti i suoi limiti, ed era questa consapevolezza che mi faceva tremare di paura, sapevo che prima o poi sarebbe fuggito via, sapevo delle differenze che c’erano tra noi.
Mi sono illusa ancora una volta di aver vissuto l’amore, un amore vero. Credevo fosse amore quello che ti rende felice di fronte a una colazione la domenica, a mangiare insieme per terra (scomodissimi) sul mio tavolino ikea. A parlare, ore, del passato e del futuro, di quello che eravamo e ciò che insieme potevamo diventare.

E’ ora che io dica la rabbia che ho dentro. E’ ora che io dica che la mia rabbia non è verso lui, che è solo una persona che non è stata in grado di capire me, solo una persona vile che non ha il coraggio di rischiare, fermo sulle sue convinzioni, come si fa a fargliene una colpa, credo paghi già ogni giorno per questo.
La mia rabbia è verso di me, per essere caduta, e perché sto soffrendo in questo modo cosi strano, per aver dedicato a lui tanto tempo ed energie ed aver fallito clamorosamente, aver perso il tempo. Perché non è solo una storia finita, ma è una storia di cui non rimane nulla.
Paradossalmente nemmeno i ricordi.
Non ricordo più cosa provavo quando camminavo con lui per trastevere, quando andavamo a mangiare la piadina in quel posto sul pizzo della montagna, quando mi svegliavo la notte e mi riaddormentavo serena perché c’era lui accanto. So che c’è stato ma non mi ricordo né come né perché, non trovo il senso. E’ la prima volta che non resta nulla, che non lascio nulla ad una persona. Ed è questo il vero fallimento, oltre al fatto che anche lui non mi ha lasciato nulla, se non il rimorso per aver indirizzato la mia fiducia nella direzione sbagliata.

E diciamocela tutta, perchè poi io in fondo le palle sotto le ho, io sto male, e se lui non sta male per me, se sta con un’altra come sembra, io invece sto di merda. Sto di merda perché ho sbagliato, perché ho donato infinita energia a chi non è stato capace di capire. Perché si è chiusa una cosa che per me era importante e mi sono resa conto che lo era solo per me.

Certo tutto è meno terribile quando hai a fianco persone che ti scrivono cose del genere “Tu sei senza limiti, senza pregiudizio, un vulcano colorato di idee in eruzione e talvolta frane interiori che destabilizzano ma non abbattono, tu sei nell’isola complicata ma felice del profondo mare, quello che per navigare devi stare attento, ma che se lo navighi non vorresti più tornare sulla terra ferma, proprio perché statica. Il tuo abisso può sembrare nero (e a QUALCUNO lo è sembrato), ma se solo qualcuno ha il coraggio di sfidare quel nero prende coscienza dell’oltre
Grazie per quello che vedi in me, per avermi scritto queste parole, grazie infinite per avermi scelta, la lontananza non separa. Spero di essere davvero quello che vedi.

giovedì 18 ottobre 2007

Squallor

Quando il trash sembra sia stato raggiunto, quando sai che non per forza bisogna disdegnare la mediocrità, che in fondo è inutile arrabbiarsi e avere rancora verso una persona che comunque ti ha fatto vivere bei momenti, anche se poi erano un pò falsi, o magari non si saprà mai se lo erano... succede qualcosa.

Cioè riesci per un attimo a vedere da fuori Lui. Attraverso una foto che per sbaglio becco sul web. Lui, un uomo felicemente mediocre, comunque intelligente e preparato, anche se senza particolari pretese di contenuto, forse più di forma..... insomma lui... nella foto indossa dei jeans un pò consumati, una maglia sopra dell'iniziativa a cui stava partecipando stile un pò sul casual giovanilistico (anche se più vicino ai 30 che ai 20) e un particolare... il particolare.... l'occhio che si stringe su quel piccolo quadrato di foto.... IL CODINOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Insomma il mio ex, a cui tenevo e che consideravo comunque un pò sopra la media di scarsa intelligenza maschile che si aggira per il web e purtroppo anche per il mondo reale con un look da "vorrei-fare-il-figo-un-pò-giovanile-perchè-poi-in-fondo-ancora-non-ho-30-anni-e-sono-anche-tornato-single"

Dai ragazzi su, la ciliegina sulla torta in questa giornata in cui ci ho messo 2 ore e mezza ad arrivare a lavoro causa pioggia mixata a sciopero taxi, discussioni a lavoro e assenza del direttore...

Non vorrei fosse preso come attacco personale, gli voglio bene, per carità, ma è stato davvero troppo divertente, non potevo non raccontarlo;)

martedì 16 ottobre 2007

From yesterday

Ho un pò più di tempo per scrivere, il mio direttore ha la febbre alta.
Ieri finalmente ci hanno messo su sky... grande svolta! Ora come due automi io e mia zia la sera ci apprestiamo a fare zapping sfrenato... con un gattuccio nero che miagola e vaga sul lettone!!
Sto lavorando tantissimo senza orari nè feste, stiamo sotto progetto! O meglio abbiamo un progetto ma dobbiamor realizzarlo, ancora peggio...

Come se fuori fossi piena e dentro vuota, e questo è strano, molto strano.
Fine. Così, nel silenzio. Molto low profile come direbbero qui da me. Comunque quando si lavora è tutto più semplice è bello.

L'altra sera mentre tornavo da casa di L. alla fermata dell'autobus c'era Paolini, quel minchia che va a rompere i coglioni durante i collegamenti dei tg. Fisicamente viscido e insulso si aggirava alla fermata con due cellulario e un palmare, rispondendo ad altissima voce a continue e molteplici telefonate (che probabilmente si faceva da solo) dicendo:"Fanciullo, io sono un personaggio pubblico, ricevo 250 mail al giorno e 300 telefonate, quindi non ho tempo da perdere, per me il tempo è denaro", stesse parole a tutti quelli che chiamavano. Ma l'apice è stato quando ha chiamato alla mamma per dirgli che era apparso sul tg5 delle 20, e aveva discusso con il direttore, e concludere dicendo "Comunque mamma sto tornando quindi metti su l'acqua per la pasta". Nonostante i suoi credo 40anni e il fatto di essere un personaggio pubblico spaccando i maroni ai giornalisti di Emilio Fede, e alle mille telefonate che riceve, è sempre un dolce bambinone:b

Eh ragazzi... questo è il fascino della capitale....

lunedì 15 ottobre 2007

Resoconto

Avrei voluto scrivere questo week end.
Avrei voluto fermare il mondo. Perchè quando si è delusi e arrabbiati non si capisce per quale motivo il mondo deve continuare a girare fottendosene che tu non riesci a stargi dietro.
Purtroppo questo week end ho ricoradto tutto.
Devo dire con amarezza che è la prima volta in vita mia in cui non sono felice comunque di ciò che ho vissuto. Non che io non abbia mai avuto a che fare con gente stronza, soprattutto la mia vita sentimentale è stata contornata da stronzi assolutamente inabili alle emozioni, ma non ho mai visto un deserto emotivo ed emozionale di tale portata.
La probabilità che io sia stata mollata per un'altra è abbastanza alta, e questo dimostrerebbe che anche il più nobile degli animi e delle menti cede, al richiamo del suo pisellino.
In caso contrario, invece è una storia che si è chiusa cosi, da una domenica ad un venerdi. Paura, mancanza d'amore. La conclusione finale e definitiva è avvenuta via sms, perchè il giovane in questione non risponde al telefono, è 'stanco di spiegare'... STANCO DI SPIEGARE, COLUI CHE FINO A DUE GIORNI PRIMA MI HA DETTO CHE MI AMAVA, CHE IO HO ASPETTATO PER MESI, CON CUI AVEVAMO FATTO PROGETTI, CHE IO AVEVO FATTO ENTRARE NELLA MIA VITA, NEL MIO LAVORO, NELLA MIA FAMIGLIA.
Un ragazzino, vigliacco, che è cosi stanco di spiegare da non aver spiegato, anche se forse, poverino, lui non sa che dopo i 16 anni dire "Non ci credevo più" non è una spiegazione ma una cazzata.
Queste persone, incapaci di gestire non solo le propie emozioni ma anche i sentimenti, in realtà non sanno gestire la propria vita, perchè sopravvivono senza mettersi mai in gioco al 100%, quindi senza soffrire mai fino in fondo, ma senza nemmeno mai gioire, e di questo ne sono non certa, di più. Perchè quando il giovane mediocre mi portava a vedere le mucche, ero io che riuscivo a vedere la bellezza delle mucche che muovono le orecchie per scacciare le mosche, lui, poverino, le vedeva solo attraverso di me.
Può sembrare che le mie parole esprimano rabbia, invece ho solo un pò di nausea. Non posso essere arrabbiata con una persona così. Mi infastidisce solo, per la prima volta nella mia vita, voler cancellare una cosa e non conservarla tra i miei ricordi. Perchè un presente così disintegra il passato.

Chi non ha rispetto dopo, vuol dire che non lo aveva nemmeno prima. Mi dispiace solo di aver pianto l'ultima sera che ho dormito con lui, perchè era l'ultima e io l'ho sentito (l'ho capito solo dopo all'inizio cerdevo fosse l'ultima puntata di Grey's Anathomy).

C'è un pò di tristezza, perchè non mi cucinerò mai più il pollo con sughetto e basilico, non mangerò mai più la grattachecca all'amarena col pezzetto di cocco a trastevere, perchè voglio dimenticare. Solo dimenticare.

giovedì 11 ottobre 2007

Those are the days of my life

12 ore al giorno lavoro.

4 ore di spostamenti tra andata e ritorno.

1 ora tra cibo, doccia, trucco.

7 ore dormire.

THOSE ARE THE DAYS OF MY LIFE....

martedì 9 ottobre 2007

L'iceberg (o il freddolone come si preferisce....)

Non provo sentrimenti... io che mi dispero per una puntata di grey's anathomy, che sono felice perchè qualcuno mi dice "brava, hai fatto bene!", proprio io non provo più sentimenti!
Sono divenatata un enorme freddolone (preferibilmente all'amarena) con tanto di piercing.
Non provo nè rabbia, nè tristezza, nè gioia nè delusione... il vuoto.
Lavoro, tanto, troppo. Grande errore puntare tutto sul lavoro, che oggi c'è e da soddisfazioni e domani no. Non che per le altre cose funzioni diversamente, anche questo è vero;).
Ritorno nel congelatore...

lunedì 8 ottobre 2007

Have a good week end!

Venerdi: Finisco di lavorare, torno a casa, mi cambio e vado all'inaugurazioen del Palazzo delle Esposizioni, con invito, pieno di signore e signori della roma bene, con annessi vips di vario genere e tipo.
Sabato mattina: Da ikea.... missione libreria bassa! Tenda per la doccia (che ogni doccia si faceva il lago di como) e altro.
Sabato pomeriggio: montaggi vari, con diverse persone che hanno dato il loro supporto fisico ed emotivo.
Domenica: Ancora pulizie, perchè in quella casa, quando meno te lo aspetti escono zone di sporcizia, monnezza, puzza. E' guerra!
Domenica sera: CENA AZIENDALE: quindi non solo il mio ufficio, ma tutta l'azienda per cui lavoro. Ristorante superchic, elide per l'occasione si vera fatta regalare una fantastica camicetta nera che sembrava quasi una giovane donna in carriera. Incredibile! Camerieri ovunque che ti versavano acqua e vino, ma il cibo faceva cagare, peggio della mensa tedesca , glutammato a gogo, schifo assurdo che manco ad impegnarsi poteva fare cosi schifo.

E tu oggi mi vuoi dire che inizia una nuova settimana!!!!!!!!????Nooooo!!!!!!!
Non è possibile stare cosi. Mi sono persa un fidanzato in maniera del tutto low profile senza manco capire bene come (questo week end avevamo prenotato un volo low cost per dublino, romantico vero? Insieme al week end ho perso pure 70 euri!), insomma RESISTERE RESISTERE RESISTERE!
Settimana di lavoro: codice rosso!

mercoledì 3 ottobre 2007

Mah...

Stamattina ero in autobus. Da quando ho cambiato casa passo tantissimo tempo in autobus, ci metto due ore ad andare a lavoro, nonostante sia nella stessa città.
Quindi, dicevo, in autobus mi è venuto da pensare come da un giorno all'altro cambia tutto.
Ho cambiato casa, ho cambiato vita... cambiano i tempi, le abitudini. Mi sveglio e la prima cosa che vede è un gatto nero che mi miagola in faccia perchè vuole bere dal bidet, mi sveglio un'ora prima, che ancora non c'è completamente il sole. I rumori sono diversi, la stanza è diversa, le mie prospettive di vita, ora come ora , sono ferme.
Fino a una settimana fa pensavo e progettavo in due, ora sono di nuovo io, sola e delusa, ma forte e motivata. Tanto lavoro, tanta voglia di essere felice. Un bisogno vitale di sistemare la mia stanza anche se non ho tempo per far nulla. Mangio meno ma fumo tanto. Mi sento abbastanza un cesso. Sono molto stanca, ma ho proprio sonno. Non ho più tanto tempo per me, eppure dovrei averne di più ora che sono sola soletta.
Sorrido, comunque, perchè capita di fare investimenti sbagliati. Capita di avere fiducia per qualcuno o qualcosa che non lo merita. Ma il mondo si divide, alla fine, in quelli che vogliono vivere e quelli che fuggono, con tutte le sfumature del caso ma.... inutile che vi dica qual è la mia.
Si va avanti, e anche questa diventerà la mia nuova quotidianità, e quando lo diventerà, probabilmente, cambierò... non per fuga ma per vita!

martedì 2 ottobre 2007

Trasloco

Scrivo dall'ufficio.
Domenica ho fatto il trasloco.... avevamo chiamato un tizio per farci aiutare, arriva ed era un settantenne ciociaro che stava totalmente fuori... mi sono fatta un gran giro sul suo furgone, di quelli proprio da camionista, sporchi, con l'immaginetta della Madonna e Padre Pio... uno sballo assoluto.
La situazione nella casa nuova era da suicidio. Il propietario coglione aveva ripitatto le pareti di sua mano, uan merda!!! Un bambino di 6 anni con disturbi psichici avrebbe fatto meglio. C'era pittura dappertutto, dei pezzi non li aveva fatti, aveva pittato anche sugli interruttori della luce che quindi non si riusciva più ad accendere...
Il livello di sporcizia era ai limiti massimi, quelle 2 merde che abitavano prima li erano degli zozzoni schifosi, incrostazioni, peli di cane, polvere, sporco. Dodici ore di pulizie senza riuscire a finire. Ancora c'è un senso di sposco diffuso. Dico solo che domenica sera all'una di notte ero sulla scala a pulire i vetri della finestra della mia stanza. E non mi chiedete se la casa è carina, non ho più la lucidità mentale per sapere quali sono i miei gusti, mi fa male ogni muscolo, ho sonno. Ieri poi in ufficio giornata delirante, e stamattina sveglia alle 6 e 30 perchè alle 7 e 15 arrivavano a portar via un'armadio da nonna morta che c'era nella mia stanza che non lo voglio mai più vedere manco in fotografia.

Resistere, resistere, resistere!

venerdì 28 settembre 2007

Ansieggio

Eccomi qui, sopravvissuta all'influenza intestinale (ancora qualche strascico, ma mi son fatta 2/3 cicchetti di enterogermina).
Tornata a lavoro con lucidità... più stasera aperitivo per il compleanno della mia collega in ufficio... infatti io sto in un ufficio bellissimo in un bel parco, la struttura è un'ex foresteria, con un enorme terrazzo che gira intorno alle varie stanze.. volendo potrei vivere lì... non è detto che non me lo facciano fare prima o poi.
Ho un pò d'ansia, domenica il trasloco... non ho nemmeno visto la casa, ma era la cosa che tanto volevo, vado con mia zia. Certo per andare a lavoro devo uscire un'ora e mezza prima... ma a parte questo tutto il resto è positivo. Ma i cambiamenti mi turbano... e questo è assodato. Tra l'altro diciamo che questo trasloco doveva avvenire in un contesto abbastanza diffrente. Col mio ragazzo, per prima cosa... già proprio lui L., io come al solito stupida e fiduciosa credevo potesse essere un'occasione per crearci uno spazio nostro, essere più liberi di stare insieme, fargliela sentire come casa sua. Mentre, dopo una settimana che mi ha sfanculato, sembra non ci sia nulla di più lontano di quando stavamo insieme. Non ho nemmeno voglia di combattere, come invece faccio di solito, perchè sono delusa... è come quendo costruisci con fatica qualcosa e un soffio di vento distrugge tutto, e tu non riesci a ricoradre come e cosa avevi fatto, quello che avevi costruito.
Avvilente... poi è che in questi momenti mi ritrovo sola. Certo quando ho questi rari momenti di pubbliche relazioni tipo stasera mi ricordo perchè sono sociopatica... la maggioranza delle eprsone non s'affrontano... na tristezza!
Ora sto in questa stanza enorme e vuota, cercando con impegno di ricoradre come e perchè ho investito tanto tempo e impegno in una storia, in una persona, in un rapporto, ma, soprattutto, in me stessa.
Mentre penso a ste cose, mi gratto le mani perchè con la polvere delle cose che ho recuperato sotto il letto, negli angoli angusti dell'armadio, verrebbe un'allergia pure ad un rinoceronte...
trasloco in solitudine... quindi.
Nella nuova casa non avrò subito internet, quindi domani sarà l'ultimo giorno di libero accesso a fastweb.

giovedì 27 settembre 2007

Senza prospettive

Quando la realtà supera il grottesco....
Questa è la mia vita...
Mesi mesi e mesi,e il mio blog lo sa, dietro ad l., uomo con espliciti problemi alla sfera affettiva. Con dedizione (perchè anche io ho dei problemi, ma è cosa assodata, ne sono pienamente consapevole) ho cercato di far abbassare quel muro di difese, palesemente stava male senza di me, ma io per tempo troppo lungo mi sono sentita dire che eravamo SENZA PROSPETTIVE, una frase che ovviamente non ha un senso al mondo, e la cosa assurda era che lui era capace di darne uno e convincersi che era anche cosa mooolto sensata. Per fortuna la forza di elide è riuscita (anche se ci si è messo 7 mesi circa) a far capire che non si può non stare con qualcuno perchè non ci sono prospettive, che i problemi erano altri (che per un minimo rispetto rimasto non sto qui a elencare).
Quello che viene dopo lo sapete, amore, passione, le difficoltà di due persone con complesse personalità insieme, ma emozioni che credo di non aver mai vissuto prima, anche grandi passi avanti, conoscenza di mammà compresa.
Le difficoltà di cui parlavo nel post precedente portano l. a mettere in seria discussione tutta la storia, come ben sapete...
Si sta male... in fondo non credevo potesse finire cosi, mi manca, uscire dall'ufficio e non poter raccontare ogni cosa lui, pensare di vederlo nel week end, e poi sapere di non vederlo.... dolore, sofferenza, insomma una cosa seria, di quelle che si sta male e ti viene da piangere nell'autobus che porta alla Stazione Termini.... ma poi basta una frase.... quella frase che ritorna....
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!SENZA PROSPETTIVA NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ANCORA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Allora si dica chiaramente che si vuole sfasciare i maroni con frasi senza senso. Non posso sentire una frase in un momento cosi critico e ridere, ma è davvero tragicomico il fatto che lui pensi davvero ciò che dice. O è una scusa perchè ha conosciuto una polacca gnocca alta bionda e con una quarta di reggiseno oppure, se non lo amassi cosi tanto, non potrei che deriderlo per l'assurdita dei suoi pensieri, la sua totale incapacità di autoanalisi.
In alternativa posso chiamare il Trio Medusa (che uno dei tre è il marito della cugina di un mio amico) per spuntare fuori appena lui dice e cantare 'questa è proprio una caz... una vera cazza... una grande, gigantesca, strepitosa cazzata!
In alternativa vado a dormire, che ho ancora mal di stomaco, e adesso sono anche .

mercoledì 26 settembre 2007

C'è un limite

Andare incontro alla persona che si ama, cercare di capire le difficoltà che si possono sentire, ha un limite.
Fingere di essere accomodante, con poca dignità, a volte perfino stupida, non vuol dire esserlo davvero. Significa rispettare i momenti di fragilità dell'altra persona.
Ma a volte si ha la sfortuna di avere di fronte una persona che, nonostante la sua età anagrafica, è totalmente incapace di affrontare le difficoltà, che immagina lo stare insieme a qualcuno come un susseguirsi di momenti felici. Ma poi ci sono le difficoltà, i momenti bui, i difetti dell'altra persona. E 'l'uomo saggio', con l'arroganza dell'ignorante, nascondendosi dietro alibi di ogni tipo, con un ammirevole fantasia spesso, fugge vigliaccamente.
Prima ha la buona accortenza, mentre distrugge la persona che ha di fronte e che fino a tre ore prima diceva di amare incondizionatamente, di dire che 'non vuole fare del male', che (scoperta delle scoperte) stare insieme è un misto di momenti di felicità alternati (e i miei pochi lettori se ne stupiranno!) a momenti di difficoltà, intolleranza, dolore e infelicità. So che le vostre storie d'amore sono come quelle di Cenerentola e il principe azzurro (con cui non si litiga perchè è piacevolmente muto, non fastidiosamnete parlante come il mio).
Una come me, che lotta da una vita contro tutto e tutti per non perdere l'emozione più profonda delle cose, cosa può pensare ad un certo punto di uno che preferisce rinunciare alla felicità per l'incapacità di gestire l'infelicità, che si nasconde dietro la volontà di non ferire, ma in realtà è capace di conficcare un coltello snz afare una piega.
Quasi trent'anni, e un leggero piacere masochista nell'essere trattato a pesci in faccia, e forse in più di un anno non mi ha mai capita... mi sa che credeva che la mia quasi stupida disponibilità fosse naturale, non uno sforzo maturo per affrontare un nostro momento di difficoltà.... E pensare che mi sono anche dovuta sentir dire 'che non ne avevo un'idea di cosa volesse dire vivere in coppia...'.
Quello che poi salva queste persone è il rimanere convinti di fare le scelte giuste... peccato che da fuori si vede solo un piccolo omino di quasi trent'anni che in lacrime resta aggrappato alle sue piccole e mediocri certezze...
Ma forse, poi, è vero che si è solo stancato di stare con me;)

Influenza intestinale

eccomi a casa, dopo che stanotte sono stata colpita da una super influenza intestinale che mi ha fatto veramente stare male, oltre che intraprendere una vera relazione con il cesso... e non vado oltre.
ovviamente anche se non sono andata in ufficio già dalle 9 e 35 mi stanno tartassando dall'office, ma meglio cosi altrimenti mi intristisco. sembra non ci sarà con me a fare il trasloco... che tristezza... ma soprattutto che impotenza assurda che sento dentro.... o forse non è impotenza... è solo il mal di pancia;)
Ormai mi manca, sembra passato un secolo anche se è meno di una settimana che è cosi con me.
Torno a lavorare...

lunedì 24 settembre 2007

In mancanza di destinatario

C'è stata una cosa bella oggi. Sono andata a visitare l'ex Mattatoio a Roma, che tra poco più di un anno diventerà un enorme Centro di Produzione Culturali. E' stato veramente emozionante, un pò perchè ci sono delle zone del Mattatoio che vengono conservata (l'enorme ciminiera, le vasche dove ammazzavano i maiali, le bilance con cui li pesavano), il resto era tutto ancora un cantiere, quindi mi sono immaginata tutto quello che ci sarà.

Sta per finire l'orario di lavoro. L. ha deciso di chiudere, la paura è troppa.
Io non ci credo che possa finire. L'amore è tanto, e continua ad essere la prima persona a cui penso qualsiasi cosa mi succeda. Anche se so i meccanismi che si innescano in lui, e sono pericolosi.H advvero poco senso il pèensiero che è quasi ora di tornare a casa. Non poptrò parlare con lui, e seppure lo farò, non ci sarà lui dall'altra parte che mi chiama 'amò', e ch emi ascolta con amore, ma una persona chiusa che mi vuole allontanare a tutti i costi. Eppure sembriamo piu forti, sembra tutto tranne che una storia finita. Ma nonostante questo mi manca. Ormai è ovunque, è parte di me. Come forse mai lo è stata.
Non si può non credere che le cose cambino, non si può dimenticare e cancellare la felicità per la paura del dolore, perchè sono stati fatti degli errori.
Ho rabbia e lacrime ora.
Non è possibile che butti tutto.
Non è possibile che è ripartito quel cazzo di meccanismo perverso.
Forse sono io che ho fallito.
Forse sono io che mi sbaglio.

domenica 23 settembre 2007

Nascera un nuovo mondo gentile e imperfetto ma immune da tutto

Di fronte alla paura di una persona, in fondo, non si può far nulla.
Un week end vuoto. Non mi piace l'idea di potermi prendere del tempo per me perchè lui se ne è andato. E non si sa se e quando tornerà.
Ho staccato tutti i poster e le foto dai muri, ho svuotato la libreria (no, come mio solito non ho buttato nulla, perchè si sa la vita com'è, non si sa mai, una cosa che oggi pensi non ti potrà mai servire poi va a sapere...).
E' l'amore, quello che brilla cosi forte da accecarti, quello che paralizza per la paura che possa finire, la stessa paura che te lo fa prendere a calci, ci sputi sopra, lo prendi a pugni, per vedere se resiste, ma poi non basta mai. Poi ci si rende conto che di fronte c'è qualcuno che nel frattempo si è riempito di lividi.
Si può curare, guarire, ma potrebbe anche essere tropo tardi.
Sono le certezze che fottono, la certezza del mio amore, del nostro. La complicazione delle anime che si uniscono, la complessità dei sentimenti, quelli buoni e quelli cattivi che si fondono.
Credo non si possa star senza quella sensazione di gioia immensa di quando si è in macchina, magari non si sa nemmeno bene dove si stia andando, ma tutto sembra cosi semplicemente bello. Mi ha mostrato una parte della realtà che ignoravo, la natura nella sua interezza, il sole, il vento, i suoi occhi sono fonte d'energia per me. Possono dare senso e poi dolore quando cominciano a fuggire, perchè lo fanno all'improvviso, proprio quando sembrano capaci di sopportare me che tiro la corda per vedere quanto è forte. Perchè la profondità di quegli occhi è tale anche per la paura che portano dentro, ingabbiata dentro.
Ora sono impotente di fronte alla sua paura.
Per te: il giorno dopo sarà pieno d'amore e gioia, come mai lo è stato, perchè non posso perdere tutto questo.
Forse aspetto vigliaccamente un commento che non arriverà.

venerdì 21 settembre 2007

Ancora una volta

Ancora una volta sola. Quando dai per scontato, e ti ritrovi sola, nel dolore, a non ricordarti perchè fai le cose.
tra parole che ti sembrano inutili, perchè io so che l'amore è più forte, anche se io sono una persona difficile, lo stesso vale per lui. Ma la felicità che sa darmi stare abbracciata a lui a chiacchierare, rannicchiati sul letto, a ridere mentre si fanno gli incantesimi per fare pace, è la cosa che vale di più al mondo, ciò di più colmo di senso che abbia mai visto. Ma non tutto è così. Le cose si ripetono, le paure sono più forti ed ho davanti una persona che ad un certo punto perde il senno e viene presa da un panico profondo, e non esita ad andar via e lasciarmi senza ripensamenti.
'Non sono sereno', come se l'amore fosse serenità, come se la serenità si potesse trovare nell'amore. come se la disperazione e il dolore che ci si porta dentro potesse sparire. Sono consapevole dei miei errori, ma sono anche pienamnete consapvole della felicità che ci doniamo l'un l'altro. il mio errore è spesso dimenticarmi di lui e della sua sensibilità. il suo unico errore è esser preso dal panico quando è il momento di fare un passo avanti. E nascondersi dietro mille scuse, nella totale incapacità di cogliere il vero problema, che, purtroppo, prescinde da me e da chiunque altro, è lì dentro, nel petto, alla bocca dello stomaco, forse sarà li ancora per molto, forse per sempre. Fa male, ma permette anche di guardare la vita con occhi diversi.
E mi ritrovo sola a preparare scatoloni per il trasloco, e a passare il mio wek end che, senza di lui, non ha più cosi tanto senso.
Sento l'impotenza e il dolore, sento l'impotenza e il dolore, sento l'impotenza e il dolore. Sento la voglia di avere una possibilità.

giovedì 20 settembre 2007

In attesa di approvazione

Sono in ufficio, in attesa di approvazione del materiale prodotto, e pensavo che è lo stato di attesa di approvazione è perenne nella mia vita. E' che mentre attendo l'approvazione, che mai basta anche quando arriva, mi consumo un pò. Mi sento strana, mi sento senza forze proprio.
Io poi sono ipocondriaca che è una bella seccatura, soprattutto poi quando non ti senti bene per davvero, che poi non sai mai se è davvero davvero o è un'altra volta la tua ipocondria che prende spazio.
Non so se vi è successo, magari per un certo periodo di tempo avete pensato di non essere più soli, che forse era arrivato il momento in cui vi potevate appoggiare, ma poi d'improvviso succede qualcosa che vi ricorda che questo è impossibile, che non ci si può lasciar andare, che si è sempre e comunque soli, che tutto può finire.
Avendo io diversi disturbi psichici, nessuno ad uno stadio grave, ma comunque fastidiosi e difficili da gestire anche se non invalidanti, sono stata male anche da quando ho visto l'ultima puntata di Grey's Anathomy, non so che serie è, comunque l'ultima che è andata in onda su sky... traumatizzante davvero.
Mi sento come se mi fosse caduto il mondo addosso. E' difficile che io creda che qualcuno possa amarmi per come sono, e tutti dicono che sbaglio, che poi arrivano le soddisfazioni, ma, a lungo termine, ho ragione io. Mi sento tradita, perchè mi sono fidata, e ora sto soffrendo. Sento dolore, inspiegabile dolore.

mercoledì 19 settembre 2007

Perdere

Scrivo in un attimo di tempo dall'ufficio. Non si può smettere di combattere, non ci si può adagiare sulla forza degli altri, tantomeno sull'amore. In un attimo si è di nuovo soli, in un attimo tutto è di nuovo come se mai fosse stato.
Le mie certezze mi portano a sbagliare, non tutti hanno quel tipo di consapevolezza.
Non so se si riuscirà ad andare avanti, io so quello che sono e quello che voglio, ma forse stavolta sono andata troppo oltre.
La gioia si spezza, è un filo sottile, i legami sono cosi fragili.
Ora è il momento di ricominciare. Con la consapevolezza che possa essere troppo tardi, e che potrei aver già perso. Il suo sguardo e le sue mani potrebbero aver già cambiato forma.
E' ora di smettere di giocare, ma non solo per me, perchè le parole si esauriscono, e arriva il momento di agire.

domenica 16 settembre 2007

Resoconti della domenica

Settimana densa di avvenimenti.

La stagista si avvia per la sua prima trasferta... a Trevi, piccolo paesino nel mezzo dell'Umbria.
Arrivo alla stazione, deserto totale. Il tizio dell'albergo mi viene a prendere e mi porta in albergo, mi porta la valigia fino in camera, troppo gentile! Mi riposo un pò e poi mi avvio... verso l'inaugurazione di questo festival di grafica. L'ambiente è un pò avverso, pieno di grafici milanesi molto fighetti, poco inclini a sentire che nel mondo succede qualcos'altro oltre al fatto che loro fanno i grafici. L'aperitivo era in forma food-design, in pratica della roba in minuscole porzioni che non sapevi che cazzo era e che quando andavi via volevi solo farti un bel panino con la porchetta, peccato che a trevo fosse tutto, e dico tutto, chiuso, nemmeno un baretto per vecchietti alcoolizzati, nulla! Io comunque porto avanti a fatica le pubbliche relazioni, mi hanno pagato il viaggio e devo farlo, il mio senso del dovere deve essere più forte dell'intolleranz averso quelli che mi circondano. Molti sono milanesi e appena sentono che io vengo da Roma cominciano a snobbarmi (sapessero che in realtà io lavoro a Roma ma sono una terronaccia napoletana, il peggio del peggio!).
Prima della fine torno in albergo e mi vedo la Gialappa's dalla mia camera, e chi sta meglio di me!!!
La mattina dopo vado a vedere un paio di workshop e decido che la strategia migliore è sorpassare gli organizzatori e parlare direttamente coi ragazzi, e infatti va decisamente meglio. Poi verso l'una me ne vado...
Non è andata male, certo mi sarebbe potuta andare meglio con delle persone più simpatiche, ma del resto ho scroccato 24 ore di vacanza e quindi ben venga.
Un'ultima piccola nota... nel week end sono andata a urbino e ho visto D., la dimostrazione dell'amicizia che va al di là del tempo e dello spazio, l'amicizia per cui l'altra persona è davvero e sinceramente felice per te. E' bellissimo!
Ma domani si ritorna alla routine, cara vecchia routine...

mercoledì 12 settembre 2007

E' quando tutto va bene che c'è da perderci.

Domani andrò qui, mezza spesata dal mio ufficio, per dimostrare gratitudine sull' "ottimo lavoro fatto fino ad ora".
Sono innamorata di L., ormai è gioiosa parte integrante della mia vita, mi sta insegnando cosa vuol dire amare ed essere amati, costruire insieme, poter contare su un'altra persona, mi sa che io non ne avevo un'idea.
Mia zia ha fermato la casa. Dal primo ottobre, io, lei e la nerissima Penelope andremo in un bell'appartamento in un quartiere borghesuccio della capitale per cominciare questa nuova fase insieme, appogiandoci l'un l'altra.
Non faccio più cose che mi fanno del male, gesti inconsulti che facevo da un pò e che facevano solo crescere in me rabbia e insicurezza. Imparo, leggo, scrivo, vedo cose belle, forse poche uscite e vita sociale, ma io mi nutro di molto meno, poi è sempre questione di scelte e di priorità temporanee.

Eppure sono qui... a scrivere per cercare di placare quest'ansia lancinante. E mentre scrivo penso che mi dovrei mandare a fanculo, che cazzo voglio, ancora a lamentarmi, si sta realizzando tutto quello che volevo, ancora una volta le cose si sono incastrate. Eppure sono qui, paralizzata alla paura di muovermi, semplice somatizzazione della paura fottuta di perdere queste cose, perchè in fondo so che è cosi, un attimo bello, poi la batosta, non può tutto girare bene. Non me la sto tirando, è solo che di solito è cosi. E mi stanno sul cazzo le frasi retoriche tipo "Ma se quando sei triste stai male, e quando sei felice stai male perchè potrebbe finire, così non sarai felice mai". Lo so... ma se riuscissi a razionalizzare lo farei. La cosa strana di me è che è il mio stesso corpo a paralizzarmi, a fermarmi, con forza e decisione.

Ho paura, ma tantissima.

Ho paura del fatto che comincio ad amare il mio lavoro, che le cose possono essere belle. Ho paura. E mi blocco.

Ho paura perchè intorno a me vedo il dolore della gente, non è retorica, lo vedo e lo sento vicino a me. Mia zia tradita, il mio capo che da una gioia immensa sta passando alla sofferenza più inspiegabile, e io che mi ritrovo a parlare di statistica, del fatto che se ti capitano tre cose belle insieme è per forza che ti deve capitare una cagata.... come se la vita fosse fatta di statistica...
Insomma mi ritrovo a dire e pensare minchiate in maniera consapevole e starci malissimo.
La cosa più assurda è che non riesco a parlare.
Sono bloccata.

domenica 9 settembre 2007

Suggestioni...

Vi ho più volte espresso la mia insofferenza riguardo la mia condizione di stagista, che mi accomuna a molti ragazzi della mia età, spesso un pò più grandi. Una condizione che, se hai delle ambizioni forti, ti porta a non avere orari di lavoro, a doverci sempre essere, ad aver sempre paura di sbagliare, tutto questo senza nessun tipo di entrata economica, quindi, anche la sera che finisci di lavorare prima, bisogna pensarci due volte prima di andare ad un concerto, di uscire a cena poi non se ne parla, forse a volte una birretta con gli amici. Sopra lo stagista c'è la spada di Damocle di un possibile contratto a progetto a fine stage, che quantomeno, in una città come roma, ti permette di risolvere il problema dell'affitto, un pò meno quello dei concerti e della cena fuori, per tre, quattro massimo sei mesi.
Tutta questa premessa solo per dire che io, però mi sento fortunata. Il posto per cui lavoro organizza eventi, proprio ieri c'è stata la Notte Bianca. E' un posto che, a tempo debito (questo ovviamente l'ho capito dopo), permette comunque , a volte, di esprimere le proprie potenzialità, e che, a parte questo, lavora per fare in modo di portare innovazione VERA all'interno dell'ambiente artistico culturale. Portare un giovane artista berlinese , e fare in modo che compia la sua performance in uno dei più importanti spazi espositivi della capitale, il Palazzo delle Esposizioni, è una vera sfida, un modo di organizzare eventi culturali senza rimanere continuamente ingabbiati all'interno degli stessi giri, uno degli principali elementi che blocca l'ambito culturale italiano inteso a 360 gradi.
Ieri all'interno del Palazzo c'erano una serie di installazioni, videoproiezioni, performance teatrali di giovani artisti professionisti che credo siano l'esplicitazione tangibile di tutto ciò di cui spesso si fanno troppe parole, parole che restano tali.

All'interno del Palazzo delle Esposizioni a Roma ci sono stati installazioni multimediali interattive di giovani artisti che hanno permesso ai tanti italiani medi che vanno a zonzo durante la notte bianca romana di praticare a livello artistico, anche se a volte inconsapevolmente, quello che un mio fantastico professore, ora amico, mi ha insegnato chiamarsi 'farsi media' .

Molti studiano queste cose, molti le sanno e le danno per scontate, molti ne parlano, troppo spesso solo tra di loro... qualcuno cerca di realizzarle in spazi e tempi che permettano davvero a tutti di farne esperienza.
La stagista era lì;)

giovedì 6 settembre 2007

Settimana De Fuego....

La giovane e prestante stagista (cioè io) non ha tempo di scrivere in quanto sta lavorando con degli orari e un'intensità fuori dal normale...

Per questo, ritornando alla prima persona, la sera, dopo essere stata per 12 ore davanti al computer, non ho alcuna voglia di scrivere sempre ad un computer i miei stati d'animo (anche perchè l'unico stato d'animo è la stanchezza cosmica).

La Notte Bianca romana si avvicina, e anche l'evento, anche se io poi sto lavorando ad altro... ad un sito che presto sarà on line e vi dirò....

Sempre in attesa di trovare casa.... non è semplice, però non vedo l'ora di andare vivere con mia zia. Mi fa male il dente del giudizio... 2 coglioni... il dente... e il giudizio.

Non vi ho espresso l'odio assoluto per il nuovo tipo dell'ufficio stampa che a 30 anni fa il mega frikkettone e in realtà non solo è raccomandato ma parla dei suoi viaggi in sud America e delle sue esperienze da regista teatrale, ma vive ancora con la mamma e il papà e credo che entrambe le esperienze le abbia fatte con i loro soldi. Il classico tipo che sostiene che la pubblicità e il viral marketing siano 'azioni sporche', e poi ha il pantalone frikkettone made in China fatto nuovo nuovo da un bel bambino cinese di 8 anni. Non va da Mc Donald, fa la spesa al discount, ma fa un sacco di altre cose che ai miei occhi mettono in seria discussione la sua coerenza...
Intellettuale di sinitra che perde più tempo a dirlo che a coltivare il suo intelletto.
Se qualcuno si riconosce in questa descrizione esca pure dal mio bel blog viola.

domenica 2 settembre 2007

"You're so very special"

L. è partito. E' stato qui una settimana. La casa è abbastanza vuota senza di lui, tutto è piuttosto grigio, le ore trascorrono con sfumature di abituni, che io riempio di forza per non cercare di ricadere, molta della forza me l'ha lasciata lui sulla scrivania prima di andare, celata dietro un fiore di carta colorato di viola.

In ufficio le cose procedono, le responsabilità aumentano e anche di parecchio. Sabato mattina mi sono svegliata alle ore 9 e trenta di soprassalto pensando che avevo mandato una mail a quello che me l'aveva inoltarta invece che a quelli che stanno implementando il sito "Porca troia!" ho pensato... ho sveglaito luca, ho riscritto la mail... ma mi sono sentita abbastanza pazza ed esaurita. La settimana prossima c'è "aspettando la notte bianca" e "notte bianca", quindi c'è un gran da fare, oltre al fatto che la settiamna di lavoro non vedrà nè fine nè week end.

Sto combattendo molto, a fatica ma con grandi propositi. Sto cercando casa per me, mia zia e la gatta, spero di trovarla al più presto, per lei, per me, è importante, inoltre sto giro tornano le mie coinquiline quindi due coglioni e gran voglia di andar via.

Ieri L. si è sposata. un sogno, erano luminosi come non mai loro due, poi sapere cosa significava per loro, il fatto che hanno organozato tutto in tre mesi, che la cosa aveva un significato ancora più intenso di quello che ha già di suo... E' stato bellissimo, lei era bellissima, ancora più di sempre... doveva andare cosi...Sono anch efelice perchè mi ha accompagnato luca, siamo stati troppo bene.

Saturno è uscito dall'Acquario... anzi mi pare sarebbe uscito proprio oggi, ed era ora, visto che mi aveva averamente spaccato i coglioni, lui, i cambiamenti e tutte le dificoltà... ora è antrato nei pesci, segno di l., speriamo bene...

domenica 26 agosto 2007

"....Sono sorpresa di trovati qui..."

Week end...

Gioie che si susseguono al dolore di vedere soffrire chi si ama.

Sentire finalmente la forza di chiedere aiuto, e pensare che in fondo c'è sempre tempo per ricominciare a capo, e che poi quando si semina si raccoglie...poi.
Perchè L. con amore sopporta e attende che io rinsavisca e che la smetti di avere questo strano istinto autodistruttivo, dovuto, credo, al fatto di non riuscire a sopportare quello che mi porto dentro, ma soprattutto questo modo di vivere le cose, così intenso e forte da amplificare ogni evento.

Sembra che debba trovre casa con mia zia, che in questo momento vive un grande dolore. E io non posso far niente. E' ancora nella fase in cui non ce la può fare a far cose di senso compiuto.

Sabato ho visto A., al bar seduti al tavolo io, il mio ragazzo, il mio ex con cui sono stata sei anni e la sua attuale ragazza... ma che te ne fai dei fricchettoni quelli fasulli che poi non fanno uscire la ragazza da sola con le amiche.... qua si che siamo avanti...

Vederli accanto, sapere quanto è stato importante A. nella mia vita e rendermi conto dell'amore diverso che provo per L., molto più forte ma soprattutto costruttivo. Fiucia, condivisione, costruzione, progetti, che si realizzeranno, o forse no, ma questo è secondario.

Insomma domani dovrebbe iniziare una nuova settimana, che però ha un significato un pò più grande di un semplice banale e noioso inizio settimana. Ha il significato di provarci. Provare, tentare.

Roma, ore 22:54, 34 gradi... non è possibile che faccia ancora cosi caldo, cazzo!
Forse a sto giro ce la posso fare.

giovedì 23 agosto 2007

I will survive....

Terzo giorno di lavoro e la situazione è già tragicamente degenerata...
Io a star qui proprio non ce la faccio. Poi il pensiero che tra un pò tornano le mie coinquiline e quindi addio tranquillità e inizio dello stress.
Con L. va di merda, ovviamente.
Il fatto di dover butatre la mia giornata qui e non prendere nemmeno una lira che mi permetta di prendere una decisione e avere un pò di tranquillità è avvilente...
Sento un senso di inquietudine forte, tutti sappiamo perchè... anzi io solo so perchè, solo io so a cosa porta non riuscire a gestire la propria ansia e la prorpia frustrazione. A far male a se stessi e a chi c'è intorno.
Investimento per il futuro.Sopportare ancora perchè può essere un investimento per il futuro, ma sinceramente non mi vorrei ritrovare a 'schiattare' a trent'anni e Aver fatto una vita mezza merdosa per investire su un futuro mai arrivato.
Sono una senza palle perchè se le avessi ora invece di stare in questo cazzo di ufficio e cominciare a scrivere esilaranti testi da mettere nell'archivio progetti e eventi del nuovo sito in costruzione, starei facendo la mia cazzo di valigia e provando a fare il vero lavoro che mi piace.
Invece la massima trasgressione sarà telefonare a qualche annuncio per un monolocale a 500 euro, il che significa per come è roma che sicuramente mi avvicinerei più a L. perchè potrebbe trovarsi più vicino a foligno che a roma, e come minimo una topaia ex rifugio per poveri clandestini albanesi sopravvissuti a viaggio in canotto fino all'Italia.
MAh....

martedì 21 agosto 2007

Pessimismo e fastidio

Quando ero più piccola e immaginavo il mio futuro mi vedevo come una brillante donna in carriera, presa tra mille impegni, a lavorare per far riprendere il mercato della musica, portando l'Italia ad essere uno dei paesi più all'avanguardia dal punto di vista degli eventi musicali.
Non credo sarà cosi, non credo averrà tutto questo.
Sono molto triste e arrabbiata. Nonostante i buoni prorpositi so quello che sto facendo, so che sto lavorando male, so che sto facendo un lavoro che non mi piace, che stare 8 ore al giorno davanti ad un computer a inserire i contenuti per un sito, o a preparare newsletter, o a mandare mail (perchè questo vuol dire occuparsi della comunicazione) mi fa schifo... più schifo che fare la cameriera e sicuramente più schifo che stare in mezzo a gruppi musicali, o comunque fare produzione.
Mi fa schifo non essere stata in grado in più di due mesi di ritagliarmi uno spazio mio in quell'ufficio, mi fa schifo che tra tre mesi mi manderanno a casa, mi farebbe ancora più schifo se mi tenessero per mancanza di alternative... alternative, vorrei avere alternative, ma non so dove andare a parare, non so davvero se aspettare. Per come sono fatta io non c'è niente che mi fa soffrire di più del fatto che non sento in nessun modo la responsabilità nel fare una cosa.
Rimpiango la Germania, rimpiango quel tipo di lavoro, credo di non essere tagliata per quello che sto facendo, in quell'ufficio sono anonima, e l'anonimato è avvero una cosa triste.

domenica 19 agosto 2007

Ritorno....

E' un bel pò che non scrivo....

sono caduta, mi sono fasciata la gamba, ho passato 5 giorni chiusa in casa con L., paradiso.

Sono partita per il Taubertal Open Air Festival, ho lavorato lì per Emergenza, parte del mio lavoro potete vederlo nel video dell'home page che trovate qui. Ho conosciuto gruppi a tutto il mondo, lo staff anche era fatto di persone dei paesi più disparati, mi sono stancata ma divertita da morire, tra l'altro Rothenburg è davvero carinissima, sembra il paese delle meraviglie.... Peccato solo che il festival era in mezzo al fango in pessime condizioni igieniche e climatiche, poi io dormivo in ostello, merdoso ma ostello, i giovani tedeschi folli, invece, dormivano nelle loro tende in mezzo al fango con 10 gradi, pioggia, umidità a manetta....

Atterro a Ciampino e da aspettarmi c'è L., un sogno. Scontri frequenti perchè a volte la paura mi paralizza cuore e cervello, ma amore allo stato puro, come mai ho assaporato da quando ci sono. Gioisce quano sono felice, mi parla con pazienza quando perdo il controllo, accetta ogni parte di me, quelle più facili da amare, e quelle impossibili da sopportare. Sono andata nella sua città, ho conosciuto i suoi, lo stesso lui (anche se S. non è la mia città), insomma quelle classiche cose che io direi "Che merda, l'hai portato a casa, le cose del medioevo, che merda schifosa" e cosi via, invece è venuto naturale... cazzo incredibile...

E ora sono tornata nella "Capitale", trascinando una nostalgia e una tristezza, una noia e un'ansia infinita, perchè si ricomincia a non poter più vivere con L. la quotidianità, si ritorna al lavoro, forse vorrei solo stare a mangiare le polpettine svedesi al ristorante dell'ikea, o fermarmi a vedere un posto che non ho mai visto...

Mi pesa la distanza, ora mi pesa...

Soffro molto anche per mia zia, so che sta male, mentre io vivo un inizio lei vive una fine, e questo rende più amara la mia gioia.

Ma facciamo poche storie, il peggio è tornare nel mio ufficio..... colleghi, computer, scrivanie, stress, incazzature....:((((

venerdì 3 agosto 2007

Profezia autorealizzante

Mercoledi ho fatto una cena qui con i miei amici. Il titolo era "Master: un mese dopo- Stagisti a confronto". Ovviamente gli altri erano ignari del titolo. I protagonisti erano: B. che ha finito lo stage e ha avuto un esilarante contratto a progetto di 6 mesi per 700 euri al mese. S. anche. L'altra S. che ha fatto un finto stage, quello le ha segnato le ore e lei non è andata... non per sua volontà ovviamente. F.e G. che si occupano del myspace di un'etichetta indipendente che non nomino, ma quelli sono un pò all'antica e non sono molto convinti riguardo la funzionalità della comunicazione e promozione web, per loro 6 mesi senza essere pagati.
Nessuno di noi compra più cd, nonostante il nostro master in marketing e managmnet della comunicazione musicale, non compriamo più riviste, non scarichiamo nemmeno più da musica sa internet, perchè nessuno di noi ha più tempo e soldi per occuparsi di musica.
Proprio quella sera abbiamo parlato con la nuova ragazza di B. (quella per cui ha lasciato la mia amica P., e ovviamente io non ho la maturità per non parteggiare spudoratamente per lei) della Profezia autorealizzante....
Il giorno dopo, mentre andavo in ufficio, sono inciampata, ovviamente avevo una busta pesantissima, e sono caduta proprio di brutto, prendendo una botta sul ginocchio, proprio quello che mi ero fracassata in un'incidente che ho avuto quando avevo 16 anni....
Qui nella metropoli (come dico io <'a capitale>) non si è fermato nessuno nemmeno per sbaglio, se fossi stata a Napoli, si sarebbero fermati tutti (E' carut 'a guagliona, marò t' si' fatta male... ecc.), mi avrebbero fatto sedere e mi avrebbero preparato al volo una parmigiana di melanzane per farmi riprendere che "stavo sciupata". Io vado nel panico totale perchè il ginocchio mi fa male. Mi chiama L. ma io deliro, mi chiama mia madre e peggio pure. Poi chiamo mia zia che vive qui a Roma e mi faccio portare al pronto soccorso, esperienza a cui credo di dover dedicare un post a parte.
Niente di rotto ma viste le condizioni di partenza del mio povero ginocchio sinistro mi mettono una fascia semi rigida, dentro la quale si raggiunge una temperatura di 86 gradi con formazione di muschi e licheni....
Oggi dovevo iniziare i miei 5 giorni di ferie, sarei dovuta partire e andare da L., per andare un pò vi da questa cazzo di capitale...Ops... mi hanno dato proprio 5 giorni di immobilità...
Che la stagista sia sfigata è una profezia autorealizzante?

martedì 31 luglio 2007

Devo imparare a portare il motorino

Sono un giovane stagista che sta passando questa ultima settimana pre ferie a fingere senz atroppo impegno di lavorare. Il mio pessimo tutor è in ferie, io sono stanchissima e scoglionata come non mai, qui non c'è nessuno.

Oggi il cielo è nuvoloso, c'è finalmente una brezzolina, un pò di corrente con la finestra aperta che consente a me e alla mia collega fi9ga d'oro di non soccombere nel nostro Stage-ufficio senza condizionatore.

Io ho le cuffiette, p'erennemente su last fm per non sentire il silebnzipo di quest'ufficio in fase "Tanto-ci-sono-quegli-sfigati-di-stagisti-o-contrattisti-a-progetto-che-si-fanno-la-prima.settimana-di-agosto", questi sono i fascio-pensieri che si celano dietrpo questo mondo di produzioni per la cultura e per la gggggiovane creatività!

dov'è il mio senso del dovere, quello che mi ha portato a studiare per esami che avrei potuto fare senza nemmneo sapere il titolo del libro con lo stesso risultato, quello che mi portava ad andare a lavorare anche con 38 di febbre, il ciclo emorragico, la pressione sotto il livello possibile per un uomo in vita quando facevo la cameriera???Dov'è???? Si è perso dentro il vortice di precarietà, di incertezza, che non riesce nemmeno a far funzionare il più antico dei meccanismi, quello che porta avanti anche le più assurde delle religioni, compresa la cattolica: "Copmportarsi bene per ottenere qualcosa dopo".
Funziona quando decidi di non uccidere a sassate la vecchietta che esce al tuo stesso orario il 31 luglio occupando il posto a sedere sul pulman, perchè magari pensi che poi ti giochi il paradiso. Anche quando sei piccolo, magari eviti di fare la cacca sulla nuova camicia di lino di tua madre, perchè speri che dopo ti venga permesso di mangiare l'intero vasetto di nutella... e cosi via.

Su di me tutto ciò non ha nessun effetto, sta uscendo all'improvvisdo tutto il mio animo napoletano, la mia voglia di fottere il prossimo, fottere tutti....Vi voglio fottere perchè siete stronzi!!!!!!!Perchè magari mi fate fare 6 mesi di stage e poi mi inculate senza nemmeno regalarmi un allettante contratto a progetto di 20 giorni per 37 euri.....

Ferie... meno male che ogni tanto c'è il pensiero di L. che è un gran bel regalo per me.

lunedì 30 luglio 2007

Quelli che lunedi 30 luglio....

Maqncavo da un pò....

Ho avuto una settimana abbastanza movimentata.

A parte i 75 gradi di Roma, la perdita dell'i pod, il weekend saltato con L., che poi ci stavamo per lasciare, che poi si è risolto nella comodissima modalità in cui per passare 8 ore con lui sono partita alle 7 del mattino e sono tornata facendo metà del viaggio in piedi.

Sabato mattina presa dallo sconforto decido di fare una botta di vita e, avendo questo colorito da epatite c allo stadio avnazato, e non avendo nessuna intenzione di andare al mare in quanto sono infastidita dal genere umano, decido di andarmi a fare la doccia abbronzante. Chi non mi conosce non sa quanto sia una cosa poco da me. Non sono la tipa alternativa per forza, ma considero abbastanza da fighettine queste cose, io prima mi consideravo una tipa tosta, non da doccia solare. Ma nel frattempo ho perso ogni tipo di ideale e di credibilità verso me stessa e chi mi circonda, in più mi sento un vero cesso... quindi ho detto vada per la doccia. certo io soffro di claustrofobia, ma ho avuto la brillante idea, per superare quegli 11 minuti chiusa nella cabina tipo tomba in verticale, di cantare come una pazza. Ho sfoderato il repertorio dei Verdena, ma dopo 3 minuti la tipa entra e mi chiede se dentro la doccia ci fosse jack lo squartatore che mi stava tagliando a pezzettini. Io cerco di spiegarle la questione del canto per esorcizzare l'ansia ma l'estetista acidella e un pò grezza resta attonita.

Uscita da li mi sentivo uguale, quindi nella mia testa bestemmiavo a modo mio ("Che cazzo, sempre le minchiate devo fare, mò a questa le ho dato 8 euro per stare tale e quale a prima....").

Ma dopo 12 ore.... mi rendo conto di essere totalmente ustionata .... schiena, spalle, per non dire le chiappe poi... come se fossi andata al mare da mezzogiorno alle 4 senza protezione....
il mio tentivo di sopperire alla mia bruttezza di questo periodo è amaremente e DOLOROSAMENTE fallito.... Stanotte non ho dormito a causa delle ustioni.
Ah e non vi ho detto del direttore che da buon intellettuale di sinistra mi aveva sempre chgiamato per nome, venerdi urla il mio cognome.... io comincio a sudare freddo... e lui mi fa "Non fare più cazzate", che è una di quelle frasi che mi resterà per sempre, lo so.... fatto sta hce il mio tutor per pararsi il culo da una cazzata che aveva fatto ha dato la colpa a me... e io da super eroina, nonostante la mia comprovata innocenza, mi sono tenuta la cazziata....
STAGISTA DAL CUORE IMPAVIDO.

P. è partita, è tornata a Napoli e poi il prinmo settembre andrà a Parigi. Stamattina ho trovato uno dei suoi solidi deliranti messaggi nella segreteria dell'ufficio e quasi piangevo.... Mi manca, è una grande, per fortuna andrò con lei in Geramania....

Ora sono in ufficio ma c'è un problema all'accesso dei dati in rete quindi non ho un cazzo da fare...e allora sarei potuta rimanere da L..... uffa!!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 18 luglio 2007

Si, lo so...

Donna, italiana, 22 anni.

Comincia a capire di avere disturbi d'ansia verso i 3 anni, verso i 6 non riesce a dormire e i genitori le danno le zollette di zucchero "Eridania" facendole credere che siano potenti sonniferi, con un seguito di crisi isteriche quando viene a scoprire la verità. Gioca con i pupazzetti di varie razze, sorprese degli ovetti kinder mettendoli sempre in ordine alfabetico, sviluppando una quasi autistica capacità a distinguerli (dal totale di circa un centinaio) solo al tatto.
A soli 14 anni comincia un masochista fidanzamneto mai ufficializzato con un bel giovane che giustamente considera necessario per la sua maturazioni andare con chiunque ragazza sopra la soglia dell'essere un cesso per comprovare il suo essere libero, ma senza riuscire a fare a meno di lei.... A 18 anni decide di cambiare città, ma ormai i famosi "disturbi d'ansia" sono sempre più forti e prepotenti, e le patologie sono plurime ed eterogenee.
Finalmente a 21 decide di metter fine alla sua lunga e appassionata storia d'amore (modo meno adatto per chiamarla), e perde 10 chili, andandfo quindi sottopeso, il verbo dormire esce dal suo vocabolario.
Dopo un pò di tempo si innamora di nuovo, ma le sue turbe le fanno fare stronzate a raffica. In questo intervallo di tempo si trasferisce nelòla capitale e si continuano a susseguire disturbi e difficoltà di vario genere.

E ora.....DICO ORA... STAMANE..... arriva il suo tutor di stage e le dice che se va cosi in ansia per le cose disperde le sue energie!!!! Sta li da due mesi e lui, dico LUI vuol dare consigli su come placare la sua ansia.... psicologo, tranquillanti naturali e non....tutto inutile e LUI spera che ora che è stagista e deve sopportare le sue stesse cazzate tutti i giorni lei, che tra l'altro a Roma ci sono 40 gradi all'ombra, che si deve occupare di comunicazione quando l'addetto della comunicazione è andato via con tutte le informazioni, non deve essere in ansia?????

MA VAFFANCULO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 16 luglio 2007

Il senso

La verità è che è la prima volta nella mia vita che mi sento così.

La verità è che non ho mai saputo cosa significa svegliarsi e avere a fianco qualcuno che dorme, ed essere felice che ci sia.

La verità è che non ho mai saputo cosa vuol dire condividere la vita, gli venti, il presente, il passato con qualcuno.

Ricevere, ricevere affetto, amore, gioia.

Non pensare più alla mia vita sola, pensare in due, sentirmi più forte, proprio io che ho sempre creduto che a rendermi forte era il mio saper star sola.

Per tanto tempo ho perso l'intensità di queste emozioni, che possono durare un giorno, un'ora o una vita, non è il tempo che gli da valore.

So che devo crescere, devo imparare tutto di come si fa, come si costruisce, non ne ho un'idea, spesso sbaglio e devo ripartire da capo, ancor più spesso credo di non meritare tanta emozione, ne ho paura, tremo all'idea di perdere, e faccio di tutto per perdere. Ma lui resta lì, paziente.

Un girasole, che ora che lui non c'è è qui a guardarmi. Volevo un girasole, mi ha regalato un girasole.
Una cena silenziosa, in fuga dalla mia coinquilina isterica, una passeggiata, le tartarughe nel laghetto, la sfogliatella al mattino. Urla, litigi, perhè la paura mi fa arrabbiare, la mia paura, la paura del mio vivere le cose amplificate, sempre a mille.
Ora è lontano, ma vicino come non mai. Sono felice se lui è felice.
Spero sia tutto vero, spero di riuscire a dare a lui almeno la metà della gioia che è capace di regalarmi lui.
Ogni istante diventa attimo da custodire. Ogni giorno ha un nuovo odore, un nuovo colore inedito.
E allora restano le paure, ma brillano anche loro. Tutto si può affrontare.
Questo non mi era davvero mai successo.

domenica 15 luglio 2007

Paura d'amare

E' un pò che non scrivo, ho lavorato parecchio quetsa settimana.

C'è stato un super litigio con la mia coinquilina, questioni di giovani fanciulle esaurite arrivate a fine anno, in prossimità delle ferie, anche se le mie saranno brevi e fragili...

Finalmente questo minchia di Blogger mi fa rimettere il titolo...

Comunque dicevo, lavoro, grande stress a casa, ma c'è da star tranquilli, non ero amica con le ragaze che abitano con me, all'inizio avevo pensato di mollare casa, ma vorrebbe dire aggiungere uno problema notevole in questo momento... e non è cosa.

E' venuto L. giovedi sera. Siamo stati bene... Cioè è stato strano, ci sono state parecchie discussioni, è un pò che non litigavamo così.

C'è la paura, e la completa incapacità di essere felici che mi caratterizza, perchè viene assolutamente sovrastata dalla paura di perdere quella cosa e insieme dalla convinzione doi non meritarla.

Non mi è mai accaduto che una persona mi parlasse come mi parla lui ora, che mi guardasse come fa lui, ma non mi basta... vorrei la certezza nemmeno io so di cosa.

Nel dare senza ricevere mi muovo meglio perchè so farlo, so muovermi bene nel masochismo assoluto.

Eppure ora ci siamo noi, c'è che al mio fianco ho una persona che amo, anche se non sono capace di farlo... Sento che è vicino a me e questo mi fa star bene, contrasto assoluto interiore....

Ma invece di pensare alle cose romantiche... ritornimo alla reltà... domani nuova settimana da stagista...

sabato 7 luglio 2007

Il sole sorge

Ogni secondo vissuto è custodito.

Per ricominciare bisogna realmente dimenticare il passato, in maniera sincera. Eppure siamo degli spaventosi insiemi di piccoli tasselli che uniscono le esperienze vissute, facendo in modo che si ripetano, di solito poi accumuliamo solo le esperienze negative.

Perchè il passato si incastra dentro di noi, nei nostri movimenti, nel nostro modo di approcciare alle cose. Ma questo rovina le cose.

Io a volte rovino le cose, mi fanno cosi paura che provo un gusto sadico nel distruggerle, nel fare in modo che si rovinino, in modo che io poi possa piangere sui miei dispiaceri. perchè so di saper soffrire, lo faccio con una certa bravura e dignità... so di saper incassare "Camminare nella pioggia ti fa sentire più importante perchè stare male è più nobile per te", proprio cosi, e se lo scrivesse qualcun altro mi starebbe enormemente sui coglioni, ma dato che sono io faccio un'eccezione.

Poi c'è lui, che mi parla, che aspetta, che sopporta, che mi dice che ce la possiamo fare, che forse ci crede, che a volte sembra non capirmi, ma non è cosi, che mi fa vedere dei bellissimi posti, o forse sono belli perchè sono con lui, non lo so. Ma soprattutto che crede in me, e questo davvero non lo ha mai fatto nessuno, ma proprio nessuno. Crede che io valga qualcosa, crede che io prima o poi ce la farò, che smetterò di sentirmi cosi male, di soffrire perchè mi sento inadeguata. Crede che prima o poi (e ormai siamo ufficilmente entrati nella fase "poi")qualcuno si accorgerà delle mie capacità e mi darà spazio.

Crede, lui, paradossalmente, forse, più di me.

La sua forza è che lui lo fa in silenzio, non perde tempo in urla e parole come me, lui le cose le sente dentro, io sputo fuori, sputo fuoco, sputo rabbia. E' da novembre che ho rabbia dentro, forte, tanta.

E' da novembre che attendo che le cose si rimettano a posto, non è successo, quando sembra succedere accade qualcosa che mi mette alla prova, ma non reagisco alle prove della vita come un tempo, ora mi atterrano. Ho qualcosa nello stomaco (mai avrei potuto trovare posto più adatto) che è li, sembra che vada via, ma è li e cresce, rabbia e frustrazione che cresce...

Spero che lui continui a credere, io non lo so, non ricordo bene che vuol dire credere, sono un pò stanca.

Mi dispiace ma non posso mettere il titolo perchè non ci riesco, si rifiuta...

venerdì 6 luglio 2007

Polvere di caffè

Stasera non riesco a fare nemmeno una fetosa ricarica da 10 euro. Sono 10 ore che la tipa cocainomane che registra i messaggi per la tim mi racconta un sacco di cose (tipo di registrarmi al sito tim per sapere quale sarà il mio fututo, quanti figli avrò, quanti sms ho ricevuto dal 2004 ad oggi) e io poi mi distraggo, e non riesco a capire che cazzo di tasto devo premere per fare una pezzente ricarica da 10 euro il cui codice mi è stato dettato da mamma per telefono.

Mi ascolto Polvere di Caffè, bella proprio.

Questo week end sono una povera zitella, e quindi domani pomeriggio pulirò questa casa di giovani lavoratrici sottopagate e sfruttate come mai si è visto, poi mi sparo quelle 56 puntate di Grey's anathomy, e poi basta... certo che per avere 22 anni mi sto davvero lasciando andare...

Ma va considerata la quantità di stress che accumula una stagista dal lunedi al venerdi, per non parlare dell'illusione del cambio di orario (andare mezz'ora prima la mattina tutti i giorni in modo da uscire alle 2 il venerdi), sono andata mezz'ora prima, ma oggi ho lasciato l'ufficio per ultima al solito orario...

Ma la canzone che sto sentendo dice "Polvere di caffè per allietarmi un pò", sarà che se ti sniffi il caffè fa effetto? Posso chiederglielo tanto lo conosco lui, sarebbe interessante, forse sono l'unica a non sapere che il caffè non si beve solo.

E' un momento molto delicato del mio stage, non mi devo far fottere da sappiamo tutti chi, ma nello stesso tempo non devo scavalcarlo perchè devo essere coerente con la mia visione della vita, cioè fare una carriera brillante senza fare morti e feriti sulla strada con le mie mani. Inoltre scavalcarlo ora, che non ho ancora strumenti necessari per essere indipendente, potrebbe andarmi contro dopo.

Quindi è molto importante mantenere il controllo della situazione ora, calma e sangue freddo.

Forse stavolta potrebbe andar bene. Tanto male che vada direi che non ho molto da perdere.... al massimo continuerò ad occuparmi di comunicazione...

mercoledì 4 luglio 2007

Dietro le spalle

Mi guardo distrattamente alle spalle, col mio solito volto, il mio solito sguardo attento, e lascio andar via sempre più forte l'eccesso di passione, mi adeguo alle sfumature e forse anche a quella che ho sempre chiamato con rabbia adolescenziale "mediocrità".

Perchè la vita ti mette nelle condizioni di non poter sempre vivere le emozioni a pieno, con anima e corpo, come piace fare a me. I momenti in cui questo accade si diradano sempre più, con l'andare del tempo e la quotidianità non è più un lontano ostacolo, ma la strada che percorro.

Attesa e sospensione, ma forse da cosi tanto che comincio a temere che l'obiettivo non verrà raggiunto, e che la dimensione delle fatiche fatte non è mai direttamente proporzionale alle cose che ottieni, nè inversamente proporzionale al tempo per raggiungerle.

Magari può essere difficile da capire, ognuno è giustamente preso dalle proprie cose, dai problemi, piccoli o grandi, ma intanto sento che perdo pezzi di me, pezzi belli, sorrisi, intensità...e il viola acceso diventa sfumatura, e vorrei dirlo intorno a me.

domenica 1 luglio 2007

Uno scrive quando è triste...

Perchè, diciamocela tutta, uno si fa un blog o per parlare di argomenti socialmente interessanti, o per rimorchiare, o per sfogarsi (che poi è il mio caso), usandolo come un diario, fottendosene di chi lo legge, e se l'eventuale lettore possa capirci qualcosa o meno. Tra l'altro spesso accade che chi legge pensa che parli di lui e poi non è vero affatto, ma va bene anche cosi.

Ma, se uno usa il blog come un diario, si sa che uno scrive sul diario quando è triste, depresso, angosciato, turbato, impaurito ecc.
Se uno è contento non riesce a scrivere, perchè le cose belle sono difficili. Non difficili da esprimere attraverso le parole, proprio complesse da esplicitare, perchè (e spero non accada solo a me ma può essere), sembra di conusmarle, sprecarle, banalizzarle.

Come faccio a far capire a miei eventuali lettori che per la prima volta in 22 anni ho al mio fianco una persona con cui mi piace davvero passare il tempo, che mi fa star bene quando mi prende la mano, che mi piace guardare quando parla, racconta, dice o pensa qualcosa e con cui posso essere me stessa senza che arrivino nè critiche nè giudizi?
Come faccio a far capire ai miei eventuali lettori che ho lottato come una pazza per ottenere quello che ora ho, sempre convinta che sarebbe accaduto, ma dovendo superare parecchie difficoltà, molto dolore.

MA bisogna combattere quando si sente il senso della motivazione.

E questo me lo ripeto anche perchè domani inizia una nuova, quinta, frustrante e accaldata settimana di stage, senza nemmeno più colui che fino ad ora mi ha detto cosa fare 8l'uomo della comunicazione)... ed io ho poca fiducia nella mia autogestione, ma forse anche loro.

giovedì 28 giugno 2007

Che pesantezza...

Quando passano meno di 7 ore da un turno di lavoro all'altro e non si prende nemmeno uno stipendio a fine mese, bensì un rimborso spese che a stento rimborsa l'abbonamento mensile dell'autobus, vuol dire che c'è qulcosa che non va.

Ieri primo evento da qui. Ho scaricato circa 50 scatole di dvd, messo materiale all'interno di 500 asportine di quelle cazzo di Seat/Pagine bianche che erano sponsor del convegno, ho dovuta avere a che fare con uno degli essere più stupidi della terra detta anche "figa moscia" dalla fantastica segretaria con cui vado molto d'accordo, dato l'elevato numero di parolacce che escono dalla sua bocca, che raggiunge quasi il mio.

Per il resto sono qui a mandare 150 milioni di mail.

Mi credete che non ce la faccio più!!!!!!!!!!!!!!!

Ah dimenticavo, domani parto, vado da L., chissà come andrà pure sta cosa sono talmente esausta e frustrata che non ce la posso fare!

domenica 24 giugno 2007

E' tutto troppo...

Per qusi un anno ho lottato con le unghie e con i denti, aiutata da chi mi parla fuori, dentro, attraverso... contro occhi cattivi, umiliazioni, la verità tangibile che non riuscivo a tirar fuori, che vedevo solo io, ma che sapevo essere lì.

Ho lottato contro me stessa, contro il dolore di un lungo inverno nebbioso, con mancanze e parole non dette, le parole dette erano orrende.

Potevo mollare, ricominciare... ma quell'odore e quegli ochhi erano la mia strada, e io seguo la mia strada anche quando sembra del tutto assurda e irrazionale, anzi di solito lo è sempre.

E ora è qui, di fianco a me, come per mesi ho voluto, mi guarda, mi parla, come immaginavo non avrebbe mai fatto. E forse le cose hanno più senso ora. Forse ha un senso guardare roma, scoprire cosa nasconde, forse ha un senso pensare di smettere di fare cose che mi fanno male, perchè non ho nulla per cui ferirmi.

Ma perchè mi sembra tutto così grande? Perchè ho cosi paura? Perchè mi sembra cosi impossibile che possa accadere a me? Perchè ho ancora qualcosa dentro che teme? Perchè da quando sono qui a Roma si è rotto qualcosa che non riesco più a rimontare e che è in un angolo del mio stomaco pronto ad uscir fuori? Perchè i sogni avverati fanno tremare? Perchè da quando sono qui ho paura di chiedere aiuto?

La felicità mi paralizza.

Camminare sul lungotevere con l. che osserva ogni cosa, sapere che è li per me, vicino a me mi rende cosi contenta che è come se non reggessi psicologicamente la gioia. Non ero così, cosa mi è successo?

sono stata bene, sono felice, ho visto dei posti stupendi, ho visto 4 puntate di grey's anathomy con l., ho mangiato l'insalata di riso su una terrazza da dove si vedeva mezza roma, la "grattachecca" all'amarena con anche un pezzo di cocco compreso. Ho visto il quadro "Lo Specchio" di Chagall che ha delle bellissime tonalità di viola, che fanno una pippa a come le avevo viste io sul libro.

Cosa ho dentro che si lamenta, cosa mi fa cosi paura?

mercoledì 20 giugno 2007

"E' un investimento per il futuro!"

Diciamo che la mia esperienza stage è abbastanza frustrante. Continuano a farmi fare cose che non so fare e non ho nessun interesse ad imparare (ad esempio curare la grafica di cose generali...). Insomma loro penseranno che gli è arrivata lì la stagista ritardata, mentre io mi convinco di essere ritardata. Poi esco di lì, con le palle che girano roteando a velocità supersonica e mia madre dispensa consigli sul fatto che dovrei dire, parlare, esprimere che non è che proprio mi stanno facendo fare quello che voglio. Ma non è da me.
Non sto nemmeno più uscendo la sera e vedendo gli amici, sono così demotivata e scoglionata quando finisco di lavorare. Quello che loro non capiscono è che il mio problema non è l'"abbassarmi a fare cose poco gratificanti", ma che magari altre cose le saprei fare meglio, anche se loro si sono convinti (ma credo che dopo oggi forse abbiano capito che le cose non stanno proprio così) che io sono l'informatica della situazione, ma sono cascati proprio male.
Oggi ho salvato sul file originale di una foto ad alta definizione di un importante fotografo il logo della Regione Lazio.... non vi sto a spiegare il come e il perchè, ma è proprio cosi.... ho dovuto chiamare una tizia, spiegarle la situazione e farmi rimandare la foto... ma preferirei rimuovere tutto ciò.

domenica 17 giugno 2007

Come faccio a spiegare?

Un anno fa...
A volte mi si chiede qual è il problema, e in realtà è difficile da spiegare.
E' una continua attesa, e questa è una cosa che non tollero molto.

Un anno fa...
precisamente un anno fa stavo preparando i miei ultimi due esami all'università. Mi sveglaivo alle 8, studiavo fino all'1, cazzeggiavo con C. e S. C'era L. ma io ero incerta su di lui, non sapevo, o forse sapevo e temevo, fingevo di non vedere, odiavo per non amare.
Sentivo gli odori, aprivo la finestra e guardavo il Palazzo, le campane suonavano ogni quarto d'ora scandendo le ore di studio, o quelle di cazzeggio...
Ridevo. Poi alle 6 andavo a lavorare. Lavoro di merda, ma mi divertivo, era come stare a casa, e comunque soddisfavo il mio sentirmi perfetta e impeccabile facendo la studentessa e servendo ai tavoli la sera, inoltre parlavo con tanta gente.

Oggi...
davanti ho molta strada da fare per ottenere qualche piccolo risultato, tra l'altro abbastanza incerto. Non cazeggio più con C. e S., non le sento neanche più. Non cazzeggio, lavoro in ogni momento, non servo più ai tavoli, ma il lavoro che faccio è quasi meno gratificante, perchè è solo l'inizio del percorso. L. c'è ancora, io ora non ho più incertezze, sono rimaste solo paure e difficoltà, anche con lui è solo l'inizio di un percorso di cui non sono per niente sicura di poter raggiungere l'arrivo.

Sento la solitudine, la sento molto, perchè in realtà creo il muro.

Sta andando meglio, questo è vero, mi sono rialzata da una pozza di merda (per usare un elegante linguaggio metaforico), ma è sempre molto dura, ogni giorno è dura, non c'è mai un gran respiro, ogni giorno mi devo tappare la bocca, sopportare un pò, e solo ora capisco che un anno fa non era così, era tutto di una semplicità che a guardarla ora mi sembra disarmante e incredibile.

E, a volte, sono un pò stanca, vorrei sfanculare tutto, questi cazzo di sogni, di obiettivi, di responsabilità che sento verso chi si fa il culo per me, e non pensare a niente... poi mi accorgo che non so non pensare a nulla.

...Piccola parentesi... Ieri stranamente sono stata a un matrimonio ed il prete ha cominciato (suppongo in occasione del "Gay Pride") un sermone veramente irrispettoso e scandaloso contro i gay. Io capisco che non c'è nulla di cui stupirsi, ma far sentire rifiutati gli omosessuali lì presenti (di cui uno era il testimone della sposa) e che erano lì con, invece, estremo rispetto del luogo che li stava ospitando, la trovo una cosa che va contro ogni principio di qualsiasi religione. La trovo una cosa schifosa! E ogni volta che entro in una chiesa (evento abbastanza raro) accade qualcosa del genere. Sono davvero stanca.

venerdì 15 giugno 2007

Tecnicamente mi pare si chiami... "Settimana di merda"

Eccoci al venerdi....

E una persona di solito al venerdi dice "Che bello è finita una merdosa settimana di lavoro". E fin qui lo dico anche io. Una merdosa settimana in cui mi fanno fare lavori pallosissimi (rimpiango il luogo comune delle fotocopie) che io ci metto mezz'ora a fare mentre loro di ore me ne danno 8...

Sarei disposta anche a fare lavori di schiavizzazione ma il nulla cosmico non ce la posso fare, poi è un circolo vizioso bastardo perchè loro non mi danno nulla da fare, ma non posso far vedere che non faccio nulla... una situazione grottesco-surreale.
Insomma sono un'anima in pena, con energia non utilizzata che si sta accumulando dentro di me, il che potrebbe portare ad un'esplosione atomica grave e devastante.
MA la cosa peggiore è che la settimana non è affatto finita, anzi il peggio deve ancora venire, il week end riserva sorprese inaspettate.

Domani infatti devo andare a un matrimonio. Non volendo considerare il fatto che i matrimoni mi mettono angoscia proprio intesi come sacramento in generale (sarà anche il fatto che io non troverò mai nessuno che mi sposerà), ma poi il fatto che in unico luogo siano riuniti parenti e amici (non miei gli amici, ovviamente) è a dir poco insostenibile. Inoltre è un matrimonio super fighetto, in un posto super fighetto e io, mia zia e mia madre sembreremo tre pezzenti, fuori luogo e anomale (forse lo siamo proprio). Insomma sarà a dir poco traumatico e palloso fino alla saturazione.

Ci vado per mia madre ovviamnete, perchè non si abbandona una madre in un momento cosi difficile:)

Tra l'altro ora ho pure un altro problema, cioè che ho talmente paura di una cosa bella che mi sta succedendo che ho più paura che gioia, si può essere cosi coglioni. Già le cose veramente belle sono poche e brevi, poi se uno ha paura allora che cazzo campa a fare?

mercoledì 13 giugno 2007

Forse tutto questo va a svalutare le mie potenzialità...

Eh no...

Il mio compito di oggi era preparare tutto il documento sul sito web della mostra terminata la settimana scorsa. In pratica decodificare tutta una serie di dati scritti in un bastardissimo inglese tecnico, per sapere quanti accessi ci sono state, la pagina di quale artista è stata la più visitata, quanti minuti in media un povero minchia si ferma sulla pagina, quanti si sono scaricati le foto sul desktop. Non capendo un cazzo di quei dati ho cominciato a calcolare io le medie con dei calcoli assurdi (si, ho fatto il liceo scientifico, ma non fa testo). Insomma più che cose vere e proprie sto imparando come si sopravvive senza fare eccessive figure di merda.

Credo tra l'altro che quello che ha deciso di "prendersi cura di me", da quando ha capito che non sono totalmente analfabeta ci ha preso gusto...

E mentre io facevo il lavoro che cercavo di spiegarvi, nonostante non l'abbia capito bene neppure io, gli altri facevano la selezioni per gli artisti da mandare alla "Biennale dei giovani ARtisti dell'Europa e del Mediterraneo" che si terrà a Novembre ad Alessandria d'Egitto... tutti lì a sentire musica, a guardare le opere, anche il maledetto saccente vicino di scrivania.

Io ero sempre stata un'anti femminista, pensavo che ormai, cazzo, la figa ha comunque il suo potere per chi lo vuole sfruttare e che a grandi linee ci fosse una sorta di parità, invece ho capito che la discriminazione sessuale si è fatta semplicemente più sottile e subdola, si nasconde infima dietro un'apparente integrazione, tanto più in un ambiente alternativo- di sinistra come quello in cui sto io...

E quindi io, donna non strafiga, ero lì a fare medie ponderate con la calcolatrice di quanti minchia al giorno erano stati in media a vedere quello stracazzo di sito in media per quanti secondi in media, di quale artista in media, dello sfondo del desktop in media....

Forse tutto questo va a svalutare le mie capacità...

lunedì 11 giugno 2007

"Chiuditi in cameretta e piangi un pò"

Ricominciata la settimana, ma che bello stare in un posto dove si impara solo guardando...

A volte vedo che le mie lotte potrebbero avere un riscontro, a volte ho paura che non sia così.

In fondo vorrei solo poter riuscire a diventare ciò che voglio, riuscire a vivere le mie giornate facendo quello che mi piace, sentire tutti i giorni l'adrenalina a mille perchè quello che faccio e che vivo mi emoziona. Ho una paura fottuta di perdermi delle emozioni.

Quello che faccio ora non è bellissimo in sè, è fantastico il fatto che mi guardo intorno quando sono in ufficio e ci sono dei tesori... da guardare, da imparare, toccare, ascoltare... tutte cose che non ho mai visto, nè immaginato.

Poi il mio capo è cazzuto, e ha una trentina d'anni, mi piacerebbe essere cosi a trent'anni... forse sono assetata di potere??? Mi piace comandare??
No, ma non è che sono assetata di potere è che io devo comandare, sono adatta, lo so fare, è nella mia indole... si si!

domenica 10 giugno 2007

Dimenticavo....

E' nato, dopo un lungo travaglio il mio myspace...
Qui!

Tatuaggio

Ieri pomeriggio, sfidando i blocchi a roma, le manifestazioni, Bush ecc. io e mamma ci siamo fatte il tatuaggio.

Un geco, lo stesso, io tra le scapole, lei laterale, sulla scapola. Molto carino, pensavo facesse più male. Mia madre non è di quelle che vuole fare la giovane a tutti i costi, ha semplicemente una parte che è rimasta fanciulla, per fortuna. Ci piaceva l'idea di farci un tatuaggio uguale che ci restasse per sempre.

L'ambientino lì era sociologicamente interessante. C'era una tipa con un tipo, tutti aggressivi, pieni di tatuaggi, che però erano lì per tatuarsi tre 7, visto che si sarebbero sposati il prossimo 7 luglio... vedi che l'apparenza inganna, erano, in fondo, due gran romanticoni. Poi c'era un bestione tutto tatuato, che era preoccupato perchè sua sorella, nello stesso studio, aveva prenotato un tatuaggio... "MA come" diceva "lei è piccola", allora mia madre, che intanto era diventata grande amica "MA perchè, quanti anni ha?", "21".... "Allora mica è tanto piccola"... poi, e questo lo dico io, uno cosi non si può molto permettere di dire cose del genere. " Ma tu che ti devi tatuare" chiese la ragazza al'energumeno "Una farfalla col corpo di clessidra con dentro invece che la polvere, il sangue"...
Cazzo, chissà come e quando se lo era pensato questo....

Comunque ora io e mamma abbiamo lo stesso tatuaggio... sono contenta.

Sono solo un pò triste oggi perchè sento un pò un vuoto... non posso spiegarlo ora.

E poi domani si torna a lavoro.