venerdì 28 settembre 2007

Ansieggio

Eccomi qui, sopravvissuta all'influenza intestinale (ancora qualche strascico, ma mi son fatta 2/3 cicchetti di enterogermina).
Tornata a lavoro con lucidità... più stasera aperitivo per il compleanno della mia collega in ufficio... infatti io sto in un ufficio bellissimo in un bel parco, la struttura è un'ex foresteria, con un enorme terrazzo che gira intorno alle varie stanze.. volendo potrei vivere lì... non è detto che non me lo facciano fare prima o poi.
Ho un pò d'ansia, domenica il trasloco... non ho nemmeno visto la casa, ma era la cosa che tanto volevo, vado con mia zia. Certo per andare a lavoro devo uscire un'ora e mezza prima... ma a parte questo tutto il resto è positivo. Ma i cambiamenti mi turbano... e questo è assodato. Tra l'altro diciamo che questo trasloco doveva avvenire in un contesto abbastanza diffrente. Col mio ragazzo, per prima cosa... già proprio lui L., io come al solito stupida e fiduciosa credevo potesse essere un'occasione per crearci uno spazio nostro, essere più liberi di stare insieme, fargliela sentire come casa sua. Mentre, dopo una settimana che mi ha sfanculato, sembra non ci sia nulla di più lontano di quando stavamo insieme. Non ho nemmeno voglia di combattere, come invece faccio di solito, perchè sono delusa... è come quendo costruisci con fatica qualcosa e un soffio di vento distrugge tutto, e tu non riesci a ricoradre come e cosa avevi fatto, quello che avevi costruito.
Avvilente... poi è che in questi momenti mi ritrovo sola. Certo quando ho questi rari momenti di pubbliche relazioni tipo stasera mi ricordo perchè sono sociopatica... la maggioranza delle eprsone non s'affrontano... na tristezza!
Ora sto in questa stanza enorme e vuota, cercando con impegno di ricoradre come e perchè ho investito tanto tempo e impegno in una storia, in una persona, in un rapporto, ma, soprattutto, in me stessa.
Mentre penso a ste cose, mi gratto le mani perchè con la polvere delle cose che ho recuperato sotto il letto, negli angoli angusti dell'armadio, verrebbe un'allergia pure ad un rinoceronte...
trasloco in solitudine... quindi.
Nella nuova casa non avrò subito internet, quindi domani sarà l'ultimo giorno di libero accesso a fastweb.

giovedì 27 settembre 2007

Senza prospettive

Quando la realtà supera il grottesco....
Questa è la mia vita...
Mesi mesi e mesi,e il mio blog lo sa, dietro ad l., uomo con espliciti problemi alla sfera affettiva. Con dedizione (perchè anche io ho dei problemi, ma è cosa assodata, ne sono pienamente consapevole) ho cercato di far abbassare quel muro di difese, palesemente stava male senza di me, ma io per tempo troppo lungo mi sono sentita dire che eravamo SENZA PROSPETTIVE, una frase che ovviamente non ha un senso al mondo, e la cosa assurda era che lui era capace di darne uno e convincersi che era anche cosa mooolto sensata. Per fortuna la forza di elide è riuscita (anche se ci si è messo 7 mesi circa) a far capire che non si può non stare con qualcuno perchè non ci sono prospettive, che i problemi erano altri (che per un minimo rispetto rimasto non sto qui a elencare).
Quello che viene dopo lo sapete, amore, passione, le difficoltà di due persone con complesse personalità insieme, ma emozioni che credo di non aver mai vissuto prima, anche grandi passi avanti, conoscenza di mammà compresa.
Le difficoltà di cui parlavo nel post precedente portano l. a mettere in seria discussione tutta la storia, come ben sapete...
Si sta male... in fondo non credevo potesse finire cosi, mi manca, uscire dall'ufficio e non poter raccontare ogni cosa lui, pensare di vederlo nel week end, e poi sapere di non vederlo.... dolore, sofferenza, insomma una cosa seria, di quelle che si sta male e ti viene da piangere nell'autobus che porta alla Stazione Termini.... ma poi basta una frase.... quella frase che ritorna....
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!SENZA PROSPETTIVA NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!ANCORA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Allora si dica chiaramente che si vuole sfasciare i maroni con frasi senza senso. Non posso sentire una frase in un momento cosi critico e ridere, ma è davvero tragicomico il fatto che lui pensi davvero ciò che dice. O è una scusa perchè ha conosciuto una polacca gnocca alta bionda e con una quarta di reggiseno oppure, se non lo amassi cosi tanto, non potrei che deriderlo per l'assurdita dei suoi pensieri, la sua totale incapacità di autoanalisi.
In alternativa posso chiamare il Trio Medusa (che uno dei tre è il marito della cugina di un mio amico) per spuntare fuori appena lui dice e cantare 'questa è proprio una caz... una vera cazza... una grande, gigantesca, strepitosa cazzata!
In alternativa vado a dormire, che ho ancora mal di stomaco, e adesso sono anche .

mercoledì 26 settembre 2007

C'è un limite

Andare incontro alla persona che si ama, cercare di capire le difficoltà che si possono sentire, ha un limite.
Fingere di essere accomodante, con poca dignità, a volte perfino stupida, non vuol dire esserlo davvero. Significa rispettare i momenti di fragilità dell'altra persona.
Ma a volte si ha la sfortuna di avere di fronte una persona che, nonostante la sua età anagrafica, è totalmente incapace di affrontare le difficoltà, che immagina lo stare insieme a qualcuno come un susseguirsi di momenti felici. Ma poi ci sono le difficoltà, i momenti bui, i difetti dell'altra persona. E 'l'uomo saggio', con l'arroganza dell'ignorante, nascondendosi dietro alibi di ogni tipo, con un ammirevole fantasia spesso, fugge vigliaccamente.
Prima ha la buona accortenza, mentre distrugge la persona che ha di fronte e che fino a tre ore prima diceva di amare incondizionatamente, di dire che 'non vuole fare del male', che (scoperta delle scoperte) stare insieme è un misto di momenti di felicità alternati (e i miei pochi lettori se ne stupiranno!) a momenti di difficoltà, intolleranza, dolore e infelicità. So che le vostre storie d'amore sono come quelle di Cenerentola e il principe azzurro (con cui non si litiga perchè è piacevolmente muto, non fastidiosamnete parlante come il mio).
Una come me, che lotta da una vita contro tutto e tutti per non perdere l'emozione più profonda delle cose, cosa può pensare ad un certo punto di uno che preferisce rinunciare alla felicità per l'incapacità di gestire l'infelicità, che si nasconde dietro la volontà di non ferire, ma in realtà è capace di conficcare un coltello snz afare una piega.
Quasi trent'anni, e un leggero piacere masochista nell'essere trattato a pesci in faccia, e forse in più di un anno non mi ha mai capita... mi sa che credeva che la mia quasi stupida disponibilità fosse naturale, non uno sforzo maturo per affrontare un nostro momento di difficoltà.... E pensare che mi sono anche dovuta sentir dire 'che non ne avevo un'idea di cosa volesse dire vivere in coppia...'.
Quello che poi salva queste persone è il rimanere convinti di fare le scelte giuste... peccato che da fuori si vede solo un piccolo omino di quasi trent'anni che in lacrime resta aggrappato alle sue piccole e mediocri certezze...
Ma forse, poi, è vero che si è solo stancato di stare con me;)

Influenza intestinale

eccomi a casa, dopo che stanotte sono stata colpita da una super influenza intestinale che mi ha fatto veramente stare male, oltre che intraprendere una vera relazione con il cesso... e non vado oltre.
ovviamente anche se non sono andata in ufficio già dalle 9 e 35 mi stanno tartassando dall'office, ma meglio cosi altrimenti mi intristisco. sembra non ci sarà con me a fare il trasloco... che tristezza... ma soprattutto che impotenza assurda che sento dentro.... o forse non è impotenza... è solo il mal di pancia;)
Ormai mi manca, sembra passato un secolo anche se è meno di una settimana che è cosi con me.
Torno a lavorare...

lunedì 24 settembre 2007

In mancanza di destinatario

C'è stata una cosa bella oggi. Sono andata a visitare l'ex Mattatoio a Roma, che tra poco più di un anno diventerà un enorme Centro di Produzione Culturali. E' stato veramente emozionante, un pò perchè ci sono delle zone del Mattatoio che vengono conservata (l'enorme ciminiera, le vasche dove ammazzavano i maiali, le bilance con cui li pesavano), il resto era tutto ancora un cantiere, quindi mi sono immaginata tutto quello che ci sarà.

Sta per finire l'orario di lavoro. L. ha deciso di chiudere, la paura è troppa.
Io non ci credo che possa finire. L'amore è tanto, e continua ad essere la prima persona a cui penso qualsiasi cosa mi succeda. Anche se so i meccanismi che si innescano in lui, e sono pericolosi.H advvero poco senso il pèensiero che è quasi ora di tornare a casa. Non poptrò parlare con lui, e seppure lo farò, non ci sarà lui dall'altra parte che mi chiama 'amò', e ch emi ascolta con amore, ma una persona chiusa che mi vuole allontanare a tutti i costi. Eppure sembriamo piu forti, sembra tutto tranne che una storia finita. Ma nonostante questo mi manca. Ormai è ovunque, è parte di me. Come forse mai lo è stata.
Non si può non credere che le cose cambino, non si può dimenticare e cancellare la felicità per la paura del dolore, perchè sono stati fatti degli errori.
Ho rabbia e lacrime ora.
Non è possibile che butti tutto.
Non è possibile che è ripartito quel cazzo di meccanismo perverso.
Forse sono io che ho fallito.
Forse sono io che mi sbaglio.

domenica 23 settembre 2007

Nascera un nuovo mondo gentile e imperfetto ma immune da tutto

Di fronte alla paura di una persona, in fondo, non si può far nulla.
Un week end vuoto. Non mi piace l'idea di potermi prendere del tempo per me perchè lui se ne è andato. E non si sa se e quando tornerà.
Ho staccato tutti i poster e le foto dai muri, ho svuotato la libreria (no, come mio solito non ho buttato nulla, perchè si sa la vita com'è, non si sa mai, una cosa che oggi pensi non ti potrà mai servire poi va a sapere...).
E' l'amore, quello che brilla cosi forte da accecarti, quello che paralizza per la paura che possa finire, la stessa paura che te lo fa prendere a calci, ci sputi sopra, lo prendi a pugni, per vedere se resiste, ma poi non basta mai. Poi ci si rende conto che di fronte c'è qualcuno che nel frattempo si è riempito di lividi.
Si può curare, guarire, ma potrebbe anche essere tropo tardi.
Sono le certezze che fottono, la certezza del mio amore, del nostro. La complicazione delle anime che si uniscono, la complessità dei sentimenti, quelli buoni e quelli cattivi che si fondono.
Credo non si possa star senza quella sensazione di gioia immensa di quando si è in macchina, magari non si sa nemmeno bene dove si stia andando, ma tutto sembra cosi semplicemente bello. Mi ha mostrato una parte della realtà che ignoravo, la natura nella sua interezza, il sole, il vento, i suoi occhi sono fonte d'energia per me. Possono dare senso e poi dolore quando cominciano a fuggire, perchè lo fanno all'improvviso, proprio quando sembrano capaci di sopportare me che tiro la corda per vedere quanto è forte. Perchè la profondità di quegli occhi è tale anche per la paura che portano dentro, ingabbiata dentro.
Ora sono impotente di fronte alla sua paura.
Per te: il giorno dopo sarà pieno d'amore e gioia, come mai lo è stato, perchè non posso perdere tutto questo.
Forse aspetto vigliaccamente un commento che non arriverà.

venerdì 21 settembre 2007

Ancora una volta

Ancora una volta sola. Quando dai per scontato, e ti ritrovi sola, nel dolore, a non ricordarti perchè fai le cose.
tra parole che ti sembrano inutili, perchè io so che l'amore è più forte, anche se io sono una persona difficile, lo stesso vale per lui. Ma la felicità che sa darmi stare abbracciata a lui a chiacchierare, rannicchiati sul letto, a ridere mentre si fanno gli incantesimi per fare pace, è la cosa che vale di più al mondo, ciò di più colmo di senso che abbia mai visto. Ma non tutto è così. Le cose si ripetono, le paure sono più forti ed ho davanti una persona che ad un certo punto perde il senno e viene presa da un panico profondo, e non esita ad andar via e lasciarmi senza ripensamenti.
'Non sono sereno', come se l'amore fosse serenità, come se la serenità si potesse trovare nell'amore. come se la disperazione e il dolore che ci si porta dentro potesse sparire. Sono consapevole dei miei errori, ma sono anche pienamnete consapvole della felicità che ci doniamo l'un l'altro. il mio errore è spesso dimenticarmi di lui e della sua sensibilità. il suo unico errore è esser preso dal panico quando è il momento di fare un passo avanti. E nascondersi dietro mille scuse, nella totale incapacità di cogliere il vero problema, che, purtroppo, prescinde da me e da chiunque altro, è lì dentro, nel petto, alla bocca dello stomaco, forse sarà li ancora per molto, forse per sempre. Fa male, ma permette anche di guardare la vita con occhi diversi.
E mi ritrovo sola a preparare scatoloni per il trasloco, e a passare il mio wek end che, senza di lui, non ha più cosi tanto senso.
Sento l'impotenza e il dolore, sento l'impotenza e il dolore, sento l'impotenza e il dolore. Sento la voglia di avere una possibilità.

giovedì 20 settembre 2007

In attesa di approvazione

Sono in ufficio, in attesa di approvazione del materiale prodotto, e pensavo che è lo stato di attesa di approvazione è perenne nella mia vita. E' che mentre attendo l'approvazione, che mai basta anche quando arriva, mi consumo un pò. Mi sento strana, mi sento senza forze proprio.
Io poi sono ipocondriaca che è una bella seccatura, soprattutto poi quando non ti senti bene per davvero, che poi non sai mai se è davvero davvero o è un'altra volta la tua ipocondria che prende spazio.
Non so se vi è successo, magari per un certo periodo di tempo avete pensato di non essere più soli, che forse era arrivato il momento in cui vi potevate appoggiare, ma poi d'improvviso succede qualcosa che vi ricorda che questo è impossibile, che non ci si può lasciar andare, che si è sempre e comunque soli, che tutto può finire.
Avendo io diversi disturbi psichici, nessuno ad uno stadio grave, ma comunque fastidiosi e difficili da gestire anche se non invalidanti, sono stata male anche da quando ho visto l'ultima puntata di Grey's Anathomy, non so che serie è, comunque l'ultima che è andata in onda su sky... traumatizzante davvero.
Mi sento come se mi fosse caduto il mondo addosso. E' difficile che io creda che qualcuno possa amarmi per come sono, e tutti dicono che sbaglio, che poi arrivano le soddisfazioni, ma, a lungo termine, ho ragione io. Mi sento tradita, perchè mi sono fidata, e ora sto soffrendo. Sento dolore, inspiegabile dolore.

mercoledì 19 settembre 2007

Perdere

Scrivo in un attimo di tempo dall'ufficio. Non si può smettere di combattere, non ci si può adagiare sulla forza degli altri, tantomeno sull'amore. In un attimo si è di nuovo soli, in un attimo tutto è di nuovo come se mai fosse stato.
Le mie certezze mi portano a sbagliare, non tutti hanno quel tipo di consapevolezza.
Non so se si riuscirà ad andare avanti, io so quello che sono e quello che voglio, ma forse stavolta sono andata troppo oltre.
La gioia si spezza, è un filo sottile, i legami sono cosi fragili.
Ora è il momento di ricominciare. Con la consapevolezza che possa essere troppo tardi, e che potrei aver già perso. Il suo sguardo e le sue mani potrebbero aver già cambiato forma.
E' ora di smettere di giocare, ma non solo per me, perchè le parole si esauriscono, e arriva il momento di agire.

domenica 16 settembre 2007

Resoconti della domenica

Settimana densa di avvenimenti.

La stagista si avvia per la sua prima trasferta... a Trevi, piccolo paesino nel mezzo dell'Umbria.
Arrivo alla stazione, deserto totale. Il tizio dell'albergo mi viene a prendere e mi porta in albergo, mi porta la valigia fino in camera, troppo gentile! Mi riposo un pò e poi mi avvio... verso l'inaugurazione di questo festival di grafica. L'ambiente è un pò avverso, pieno di grafici milanesi molto fighetti, poco inclini a sentire che nel mondo succede qualcos'altro oltre al fatto che loro fanno i grafici. L'aperitivo era in forma food-design, in pratica della roba in minuscole porzioni che non sapevi che cazzo era e che quando andavi via volevi solo farti un bel panino con la porchetta, peccato che a trevo fosse tutto, e dico tutto, chiuso, nemmeno un baretto per vecchietti alcoolizzati, nulla! Io comunque porto avanti a fatica le pubbliche relazioni, mi hanno pagato il viaggio e devo farlo, il mio senso del dovere deve essere più forte dell'intolleranz averso quelli che mi circondano. Molti sono milanesi e appena sentono che io vengo da Roma cominciano a snobbarmi (sapessero che in realtà io lavoro a Roma ma sono una terronaccia napoletana, il peggio del peggio!).
Prima della fine torno in albergo e mi vedo la Gialappa's dalla mia camera, e chi sta meglio di me!!!
La mattina dopo vado a vedere un paio di workshop e decido che la strategia migliore è sorpassare gli organizzatori e parlare direttamente coi ragazzi, e infatti va decisamente meglio. Poi verso l'una me ne vado...
Non è andata male, certo mi sarebbe potuta andare meglio con delle persone più simpatiche, ma del resto ho scroccato 24 ore di vacanza e quindi ben venga.
Un'ultima piccola nota... nel week end sono andata a urbino e ho visto D., la dimostrazione dell'amicizia che va al di là del tempo e dello spazio, l'amicizia per cui l'altra persona è davvero e sinceramente felice per te. E' bellissimo!
Ma domani si ritorna alla routine, cara vecchia routine...

mercoledì 12 settembre 2007

E' quando tutto va bene che c'è da perderci.

Domani andrò qui, mezza spesata dal mio ufficio, per dimostrare gratitudine sull' "ottimo lavoro fatto fino ad ora".
Sono innamorata di L., ormai è gioiosa parte integrante della mia vita, mi sta insegnando cosa vuol dire amare ed essere amati, costruire insieme, poter contare su un'altra persona, mi sa che io non ne avevo un'idea.
Mia zia ha fermato la casa. Dal primo ottobre, io, lei e la nerissima Penelope andremo in un bell'appartamento in un quartiere borghesuccio della capitale per cominciare questa nuova fase insieme, appogiandoci l'un l'altra.
Non faccio più cose che mi fanno del male, gesti inconsulti che facevo da un pò e che facevano solo crescere in me rabbia e insicurezza. Imparo, leggo, scrivo, vedo cose belle, forse poche uscite e vita sociale, ma io mi nutro di molto meno, poi è sempre questione di scelte e di priorità temporanee.

Eppure sono qui... a scrivere per cercare di placare quest'ansia lancinante. E mentre scrivo penso che mi dovrei mandare a fanculo, che cazzo voglio, ancora a lamentarmi, si sta realizzando tutto quello che volevo, ancora una volta le cose si sono incastrate. Eppure sono qui, paralizzata alla paura di muovermi, semplice somatizzazione della paura fottuta di perdere queste cose, perchè in fondo so che è cosi, un attimo bello, poi la batosta, non può tutto girare bene. Non me la sto tirando, è solo che di solito è cosi. E mi stanno sul cazzo le frasi retoriche tipo "Ma se quando sei triste stai male, e quando sei felice stai male perchè potrebbe finire, così non sarai felice mai". Lo so... ma se riuscissi a razionalizzare lo farei. La cosa strana di me è che è il mio stesso corpo a paralizzarmi, a fermarmi, con forza e decisione.

Ho paura, ma tantissima.

Ho paura del fatto che comincio ad amare il mio lavoro, che le cose possono essere belle. Ho paura. E mi blocco.

Ho paura perchè intorno a me vedo il dolore della gente, non è retorica, lo vedo e lo sento vicino a me. Mia zia tradita, il mio capo che da una gioia immensa sta passando alla sofferenza più inspiegabile, e io che mi ritrovo a parlare di statistica, del fatto che se ti capitano tre cose belle insieme è per forza che ti deve capitare una cagata.... come se la vita fosse fatta di statistica...
Insomma mi ritrovo a dire e pensare minchiate in maniera consapevole e starci malissimo.
La cosa più assurda è che non riesco a parlare.
Sono bloccata.

domenica 9 settembre 2007

Suggestioni...

Vi ho più volte espresso la mia insofferenza riguardo la mia condizione di stagista, che mi accomuna a molti ragazzi della mia età, spesso un pò più grandi. Una condizione che, se hai delle ambizioni forti, ti porta a non avere orari di lavoro, a doverci sempre essere, ad aver sempre paura di sbagliare, tutto questo senza nessun tipo di entrata economica, quindi, anche la sera che finisci di lavorare prima, bisogna pensarci due volte prima di andare ad un concerto, di uscire a cena poi non se ne parla, forse a volte una birretta con gli amici. Sopra lo stagista c'è la spada di Damocle di un possibile contratto a progetto a fine stage, che quantomeno, in una città come roma, ti permette di risolvere il problema dell'affitto, un pò meno quello dei concerti e della cena fuori, per tre, quattro massimo sei mesi.
Tutta questa premessa solo per dire che io, però mi sento fortunata. Il posto per cui lavoro organizza eventi, proprio ieri c'è stata la Notte Bianca. E' un posto che, a tempo debito (questo ovviamente l'ho capito dopo), permette comunque , a volte, di esprimere le proprie potenzialità, e che, a parte questo, lavora per fare in modo di portare innovazione VERA all'interno dell'ambiente artistico culturale. Portare un giovane artista berlinese , e fare in modo che compia la sua performance in uno dei più importanti spazi espositivi della capitale, il Palazzo delle Esposizioni, è una vera sfida, un modo di organizzare eventi culturali senza rimanere continuamente ingabbiati all'interno degli stessi giri, uno degli principali elementi che blocca l'ambito culturale italiano inteso a 360 gradi.
Ieri all'interno del Palazzo c'erano una serie di installazioni, videoproiezioni, performance teatrali di giovani artisti professionisti che credo siano l'esplicitazione tangibile di tutto ciò di cui spesso si fanno troppe parole, parole che restano tali.

All'interno del Palazzo delle Esposizioni a Roma ci sono stati installazioni multimediali interattive di giovani artisti che hanno permesso ai tanti italiani medi che vanno a zonzo durante la notte bianca romana di praticare a livello artistico, anche se a volte inconsapevolmente, quello che un mio fantastico professore, ora amico, mi ha insegnato chiamarsi 'farsi media' .

Molti studiano queste cose, molti le sanno e le danno per scontate, molti ne parlano, troppo spesso solo tra di loro... qualcuno cerca di realizzarle in spazi e tempi che permettano davvero a tutti di farne esperienza.
La stagista era lì;)

giovedì 6 settembre 2007

Settimana De Fuego....

La giovane e prestante stagista (cioè io) non ha tempo di scrivere in quanto sta lavorando con degli orari e un'intensità fuori dal normale...

Per questo, ritornando alla prima persona, la sera, dopo essere stata per 12 ore davanti al computer, non ho alcuna voglia di scrivere sempre ad un computer i miei stati d'animo (anche perchè l'unico stato d'animo è la stanchezza cosmica).

La Notte Bianca romana si avvicina, e anche l'evento, anche se io poi sto lavorando ad altro... ad un sito che presto sarà on line e vi dirò....

Sempre in attesa di trovare casa.... non è semplice, però non vedo l'ora di andare vivere con mia zia. Mi fa male il dente del giudizio... 2 coglioni... il dente... e il giudizio.

Non vi ho espresso l'odio assoluto per il nuovo tipo dell'ufficio stampa che a 30 anni fa il mega frikkettone e in realtà non solo è raccomandato ma parla dei suoi viaggi in sud America e delle sue esperienze da regista teatrale, ma vive ancora con la mamma e il papà e credo che entrambe le esperienze le abbia fatte con i loro soldi. Il classico tipo che sostiene che la pubblicità e il viral marketing siano 'azioni sporche', e poi ha il pantalone frikkettone made in China fatto nuovo nuovo da un bel bambino cinese di 8 anni. Non va da Mc Donald, fa la spesa al discount, ma fa un sacco di altre cose che ai miei occhi mettono in seria discussione la sua coerenza...
Intellettuale di sinitra che perde più tempo a dirlo che a coltivare il suo intelletto.
Se qualcuno si riconosce in questa descrizione esca pure dal mio bel blog viola.

domenica 2 settembre 2007

"You're so very special"

L. è partito. E' stato qui una settimana. La casa è abbastanza vuota senza di lui, tutto è piuttosto grigio, le ore trascorrono con sfumature di abituni, che io riempio di forza per non cercare di ricadere, molta della forza me l'ha lasciata lui sulla scrivania prima di andare, celata dietro un fiore di carta colorato di viola.

In ufficio le cose procedono, le responsabilità aumentano e anche di parecchio. Sabato mattina mi sono svegliata alle ore 9 e trenta di soprassalto pensando che avevo mandato una mail a quello che me l'aveva inoltarta invece che a quelli che stanno implementando il sito "Porca troia!" ho pensato... ho sveglaito luca, ho riscritto la mail... ma mi sono sentita abbastanza pazza ed esaurita. La settimana prossima c'è "aspettando la notte bianca" e "notte bianca", quindi c'è un gran da fare, oltre al fatto che la settiamna di lavoro non vedrà nè fine nè week end.

Sto combattendo molto, a fatica ma con grandi propositi. Sto cercando casa per me, mia zia e la gatta, spero di trovarla al più presto, per lei, per me, è importante, inoltre sto giro tornano le mie coinquiline quindi due coglioni e gran voglia di andar via.

Ieri L. si è sposata. un sogno, erano luminosi come non mai loro due, poi sapere cosa significava per loro, il fatto che hanno organozato tutto in tre mesi, che la cosa aveva un significato ancora più intenso di quello che ha già di suo... E' stato bellissimo, lei era bellissima, ancora più di sempre... doveva andare cosi...Sono anch efelice perchè mi ha accompagnato luca, siamo stati troppo bene.

Saturno è uscito dall'Acquario... anzi mi pare sarebbe uscito proprio oggi, ed era ora, visto che mi aveva averamente spaccato i coglioni, lui, i cambiamenti e tutte le dificoltà... ora è antrato nei pesci, segno di l., speriamo bene...